PAN Italico, n. 73
PAN Italico
Edizione italiana di PAN International, 23 ottobre 2007, numero 73
Redazione:
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L'edizione integrale e originale in inglese con ulteriori temi e articoli è inviata su richiesta (rivolgersi a info@astroshamanism.org)
Cos’è l’astrosciamanesimo? (per una breve risposta digita qui)
Questo PAN emerge mentre il Sole entra nel segno dello Scorpione, annunciando il prossimo Samhain, che nelle tradizioni celtiche rappresenta il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Questa celebrazione, che accade dal tramonto del 31 ottobre a quello del 1 novembre, è pure associata alle festività cristiane di Ognissanti (Tutti i Santi) e della Commemorazione dei Defunti, e con tutti i misteri relativi alla morte e trasformazione.
Le cupe giornate nel cielo esterno dello Scorpione riversano abbondanti benedizioni e opportunità per svelare la luminosità interiore del nostro essere, schiudendo segreti arcani, riguardo chi siamo oltre l’identificazione illusoria con il corpo fisico. Qui lo Scorpione spesso sopraggiunge come Grim Reaper (Mietitore Feroce), che dissolve le allucinazioni della realtà ordinaria, indicando la data inevitabile di scadenza d’ogni illusione fisica. La consapevolezza della morte, ciò che lo Scorpione tenacemente segnala, è paradossalmente il confronto più pragmatico con la realtà della vita. Così come dice AFS Bogus, “solo l’intento che dinanzi alla morte non si defila, è un intento verace.” La morte è “il sogno principale da cui scaturiscono tutte le illusioni. Non è forse pazzia pensare alla vita in termini di nascita, invecchiamento, perdita di vitalità e infine morte?” (Un corso in miracoli, M27:1.1) L’immersione dello Scorpione nei misteri della morte, ben lungi dall’essere una negazione sinistra della vita, è un passo decisivo per comprendere profondamente e dare autentica dignità alla vita stessa.
“Lo sciamano dentro di te vive quotidianamente con il senso della morte, mentre il resto di te combatte il pensiero deprimente che la vita giungerà presto al suo termine. Penso che è come dicono gli sciamani. Solo il senso della morte è in grado di scuoterti e liberarti dalle tue paure e attaccamenti provvisori, dal tuo interesse nei programmi che hai architettato. E così il mago dona il benvenuto alla morte come la fine di uno stile di vita che ha fatto il suo tempo. Lo sciamano trova la trasformazione e l’estasi – non la tragedia o il fallimento – nella morte”.[i]
Lo Scorpione possiede la notevole capacità di enfatizzare quel che ci trattiene nell’oscurità e nasconde la consapevolezza della nostra vera natura multidimensionale, in modo che sia rilasciato, per consentirci di vedere chi siamo in realtà e cos’è davvero la vita. Rancori, paure, dolore e ogni tipo di pensiero o emozione spiacevole, mostrano il muro che occulta ciò che vedremmo se riconoscessimo la nostra autentica identità luminosa. Per poter vedere, si tratta di mettere da parte i rancori, praticando il perdono come supremo atto di rilascio della nostra percezione separata, con tutti i suoi blocchi alla vera visione per riconoscere ciò che incontaminato dimora oltre. Lo Scorpione insegna che proprio quando le tenebre sembrano essere al culmine, la luce si porta via tutto con la semplice forza del suo splendore, se solo con fermezza scegliamo di restare collegati al nostro sé multidimensionale e alla rete completa della vita, che ovviamente comprende ciò che esiste dopo la morte.
La fuga dall’oscurità implica due tappe: primo, il riconoscere che l’oscurità non può nascondere. Di solito questo passo implica paura. Secondo, il riconoscere che non c’è nulla che vuoi nascondere anche se potessi. Questo passo porta a sfuggire alla paura. Quando sarai disposto a non nascondere nulla, non solo sarai disposto ad entrare in comunione, ma comprenderai anche la pace e la gioia (Un corso in miracoli, T23)
Le stagioni autunnali e invernali abbondano di seminari e corsi intesi a portare consapevolezza sulla nostra vera natura, e a rilasciare l’oscurità della coscienza. Tra i numerosi eventi nel mondo della guarigione spirituale, questi sono quelli che propongo. A novembre ci sono due seminari base: a Oviedo (Spagna), in lingua spagnola, il 17 e18 novembre e Locarno (Svizzera), in lingua italiana, 24 e 25 novembre. Quest’ultimo seminario, che sta suscitando molto interesse, è un’opportunità ideale, oltre che per gli amici ticinesi, anche per chi vive nel nord Italia.
In dicembre (1-7 dicembre 2007) a Findhorn conduco uno tra i più classici seminari, ossia Manifesting Honourable Intentions: Planetary Healing from Inside Out, (Manifestare Intenzioni Onorevoli: Guarigione Planetaria Dentro e Fuori) in inglese, insieme a Sverre Koxvold, mentre a Jesi (Ancona, Italia), tengo il seminario La Via del Nord (15-16 dicembre), in italiano. Questo seminario è pure un’introduzione ai misteri natalizi e serve per ricapitolare l’anno passato e prepararsi per il prossimo.
Nella transizione tra 2007 e 2008, dal 29 dicembre 2007 al 3 gennaio 2008, ha luogo The New Year Astroshamanic Healing Retreat (Ritiro di Guarigione Astrosciamanica di Fine Anno) a Cluny Hill College. Questo ritiro è un’opportunità di trasformazione notevole per coloro che intendono accedere all’anno futuro creando una base di guarigione, pace e allineamento con la propria autentica natura. Passeremo gli ultimi giorni del 2007 e i primi del 2008 in uno spazio sacro di comunione e amore, nella cornice invernale del campus della Findhorn Foundation, in uno dei suoi momenti più intimi e profondi. Se siete interessati a questo evento vi invito a informarmi con celerità.
Il mese di gennaio 2008, dopo il ritiro, contiene The Way of the North a Edimburgo (12-13 gennaio 2008), come parte del One Year Basic Course in Astroshamanism and Experiential Astrology, e dal 26 al 27 gennaio 2008, con La Sacra Sensualità del Vuoto a Jesi (Ancona, Italia), parte l’attesissimo primo seminario base del Corso Annuale di Tocco di Guarigione Astrosciamanica (Astroshamanic Healing Touch). E’ questo l’evento più innovativo di questa prima parte del 2008, di cui potrete leggere informazioni nello spazio apposito..
In Germania, The Way of the Spirit Guide ha cambiato data e si tiene ora dal 9 al 10 febbraio 2008, a Francoforte, mentre il Seminario Base di Astrosciamanesimo ha luogo a Parigi (Francia) da 16 al 17 febbraio 2008. Il Foundation Training in Astroshamanism consiste anche il prossimo anno di due seminari: A Journey into the Inner Universe 23-29 febbraio 2008 The Voyage through the Zodiac 1-7 marzo 2008, che possono pure essere seguiti separatamente..
Per informazioni dettagliate su questi eventi, vedere il calendario a fondo pagina o contattare info@astroshamanism.org.
Benedizioni, Franco
L’Onda di
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; ed essa cadde, e la sua rovina fu grande. (Matteo 7:24-27)
Mareggiate e inondazioni sono comuni nei sogni e spesso causano preoccupazione tra le persone sul sentiero, poiché è facile attribuirli a eventi catastrofici imminenti. Psicologicamente e esotericamente, l’acqua rappresenta il regno emozionale. A livello personale inondazioni e tsunami onirici possono suggerire un momento di sconvolgimento emozionale, sensazioni opprimenti e purificazione radicale. Possono anche indicare un rito di passaggio, iniziazione o battesimo multidimensionale o rinascita. Ogni cosa è spazzata via e rilasciata per dare spazio a un nuovo corso di vita. L’acqua è associata alla quarta dimensione e al corpo emozionale. Dalla limitata percezione tridimensionale è vista come acqua, ma da una prospettiva multidimensionale l’acqua manifesta la fluidità della libera circolazione del tempo, ossia la quarta dimensione del tempo. Mareggiate e inondazioni ci mettono a confronto con la negazione dello spazio temporale, che in terza dimensione è percepito come lineare. Da una prospettiva tridimensionale un’inondazione è un disastro, mentre da una percezione multidimensionale fa parte di une fenomeno più vasto, comprensibile solo se c’è consapevolezza della rete totale della vita. Ci sono luoghi dove avvengono inondazioni, mentre esistono altri posti nel tempo e spazio, dove c’è siccità. La realtà separata dell’ego (CUA) è imprigionata in una sfera di tempo bloccata, che causa terrore e paura. Non c’è modo di uscire da questo terrore, finché non si va oltre.
La paura della sofferenza e della morte è inevitabile per chiunque s’identifica solo con la terza dimensione. E si tratta di una paura inevitabile poiché la morte e la sofferenza del corpo fisico sono inevitabili. Tuttavia, la paura della morte e del dolore, quando sono esplorate intensamente, possono essere il portale per il passaggio nella quarta dimensione e per la comprensione profonda della nostra autentica natura..L’Onda è l’avvertimento che la trasfornazione e il rilascio della percezione separata è quello che ognuno qui, nella realtà ordinaria della vita fisica, è destinato ad affrontare. Questo avvertimento non è nuovo, poiché è stato ricevuto fin dall’inizio della separazione, e da allora le persone sono sempre morte. E’ solo la mente separata che si ostina a non accettarlo. E’ così separata dal passato che continua a considerare la morte come un evento terribile, una zona inaccessibile, da negare, evitare, dimenticare e fare finta che non esista. Ed è questa negazione che continua a mietere dolore ogni volta che la morte o solo la paura della morte arriva inevitabile. Con la morte, il sogno dell’ego giunge al capolinea, sebbene possa ancora essere riciclato con una nuova corsa mediante il sogno della reincarnazione: la misera e sinistra versione dell’immortalità egoica. I sogni non possono continuare per sempre e un risveglio generale è solo questione di tempo. Eppure possiamo decidere di svegliarci prima, evitando ulteriore sofferenza e terrore.
“La tolleranza al dolore può essere elevata, ma non è senza limite. Alla fine tutti incominciano a riconoscere, per quanto debolmente, che ci deve essere un modo migliore. Non appena questo riconoscimento si stabilizza più fermamente, diventa un punto di svolta. Questo alla fine risveglia la visione spirituale, indebolendo simultaneamente l’investimento nella vista fisica. L’investimento alternato nei due livelli di percezione viene usualmente sperimentato come un conflitto, che può diventare molto acuto. Ma la riuscita è certa così come lo è Dio.” (Un corso in miracoli, T35)
Perciò, riguardo all’Onda, la prima cosa da ricordare è di non lasciarsi coinvolgere dalle emozioni di paura, terrore e preoccupazione. Possiamo cavalcare l’Onda come un puledro che viaggia verso la libertà. Possiamo trasformare l’Onda se ci colleghiamo con la quinta dimensione, che è quella del regno mentale e dell’aria. Connettendoci con la mente multidimensionale, quella che ha una prospettiva più ampia, le emozioni possono essere dirette verso un intento di liberazione e unità. La mente dell’ego è basata sulla separazione e la negazione, e se usiamo quella mente, quando arriva l’onda emozionale, il risultato è terrore e paura.
Nella percezione separata l’Onda fisica può arrivare o non arrivare, mentre a livello multidimensionale l’Onda arriva sempre, ed è quello che gli esseri umani separati non vedono. Perciò non fa realmente molta differenza. Un guaritore, prima di tutto, a mio avviso, deve portare consapevolezza a ciò che è negato e non visibile. La morte sebbene accada continuamente, è ancora un’area nascosta. In certe epoche storiche diventa visibile per tutti, quando accadono disastri naturali e catastrofi o guerre. Ma i più grandi disastri nella storia dell’umanità impallidiscono in confronto alla cosiddetta morte naturale. La morte naturale prende una media di 52 milioni di vite ogni anno. Mentre stai leggendo quest’articolo, 144 persone sono appena morte su questo pianeta. Dunque l’Onda arriva continuamente, è solo che non la vogliamo vedere. Il perdono è lasciare andare i blocchi alla visione, rendendosi conto che non servono più a nulla. L’Onda ci confronta con la scelta tra la percezione distorta dell’ego e la salvezza, il dolore e la felicità, il sogno e la realtà.
E’ una credenza fissa ed immutabile del mondo che tutte le cose nel mondo nascono soltanto per morire. Viene considerata come la “legge della natura”, da non mettere in dubbio, ma da accettare come la legge “naturale” della vita. Ciò che è ciclico, cambia ed è incerto: ciò che è inattendibile e instabile, che cresce e cala in un certo modo lungo un certo cammino – tutto questo viene considerato come Volontà di Dio. E nessuno si chiede se un Creatore benevolo potrebbe mai volere ciò. (Un corso in miracoli, T23)
Le Dinamiche Nascoste dell’Ego di
Nell’articolo che segue fornisco una descrizione di base delle dinamiche interiori dell’ego, che si applica anche al funzionamento della nostra realtà separata o Configurazione Umana Arbitraria. (CUA). A questo proposito farò riferimento a Un Corso in Miracoli, che considero il più efficace adattamento contemporaneo degli insegnamenti delle antiche religioni misteriche e dello gnosticismo.
Il sistema dell’ego ruota attorno a tre concetti chiave: peccato (o separazione), colpa e paura. Il peccato è definito come mancanza di amore (T24). Poiché secondo Un Corso in Miracoli, l’amore è l’unica realtà, il peccato non è un’azione negativa da punire, ma un errore o allucinazione da correggere o disfare. In breve, il peccato è la credenza di essere separati da Dio e dalla Rete della Vita. Il termine per indicare il peccato nel Nuovo Testamento è hamartia in greco, usato nello sport del tiro con l’arco, e significa semplicemente “mancare il bersaglio”. In questo contesto cristiano originario, il peccato in sé, piuttosto che riferirsi all’idea assoluta di una cattiva azione, è associato a un errore, il fallimento di contattare ed esprimere la nostra Identità Multidimensionale Centrale (
La conseguenza inevitabile del peccato è la colpa: una sensazione interiore d’indegnità dovuta a qualcosa di sbagliato che abbiamo fatto o a qualcosa di giusto che non abbiamo fatto. La colpa non si limita soltanto a episodi recenti della nostra vita, ma include tutte le emozioni, i pensieri e le esperienze passati. Comprende anche tutto il passato degli antenati, dell’umanità del pianeta e dell’universo. E’ una sensazione di forte disagio che ci fa sentire sbagliati e inadeguati. Una caratteristica tipica della colpa è che, una volta che la sentiamo e ci crediamo, cominciamo a convincerci che prima o poi riceveremo una punizione. Chi commette un crimine è arrestato o vive con la paura di esserlo. Allo stesso modo, una volta sperimentata la colpa, inconsciamente ci sentiamo meritevoli di essere puniti. La minaccia di questa punizione è all’origine d’ogni genere di paura. In breve, se crediamo nel peccato, cioè che siamo separati da Dio, passiamo direttamente dal peccato alla colpa, e dalla colpa alla punizione, per arrivare infine alla paura. Poiché crediamo di aver peccato contro Dio e di esserci separati da Lui, temiamo che Egli ci punirà per quello che supponiamo di avere fatto.
Il ciclo di peccato, colpa e paura, una volta messo in moto, crea una ripetizione continua, una specie di vortice da cui l’ego trae il suo vitale nutrimento. Sembra non esserci via d’uscita da questa tragica situazione. La paura e lo sconforto che ne derivano sono insopportabili e, per liberarcene, abbiamo bisogno d’aiuto. Il punto è che, finché restiamo all’interno di questo vortice, non è possibile chiedere aiuto a Dio. Nel sistema dell’ego, infatti, Dio è proprio colui dal quale ci dobbiamo difendere. L’ego vede Dio come un nemico e promuove l’idea che Egli ci punirà per quello che abbiamo fatto. Per trovare sollievo, finché restiamo nel vortice, l’unica via è rivolgerci all’ego. La sua disponibilità a soccorrerci è subito evidente. Ovviamente, questa disponibilità deriva da un’unica esigenza: quella di garantire la propria esistenza.
L’ego è quella parte della mente che crede nella separazione. Quindi il lavoro di base dell’ego consiste nel fare tutto ciò che è necessario per preservare la separazione e il suo ciclo di peccato, colpa e paura come se fosse reale. Da questa credenza dipende la sopravvivenza dell’ego. Finché crediamo nella colpa, l’ego può continuare il suo gioco e qualsiasi aiuto ci giungerà all’interno di questo sistema contribuirà sempre a perpetuare la stessa colpa da cui ci vogliamo liberare.
La repressione è il primo aiuto che l’ego ci offre. Essa consiste nel prendere in blocco ogni sensazione negativa, spingerla giù nell’inconscio e poi fingere che non ci sia. E’ la soluzione più popolare, sebbene in genere non duri a lungo. Una parte di noi, anche se non ne siamo consapevoli, sa molto bene che il problema è ancora lì. E’ come nascondere tutti i rifiuti della casa in un’unica stanza. Per un po’ di tempo funziona. Poi lo sporco continua ad aumentare e inizia a premere contro la porta. Le sue esalazioni cominciano ad uscire dalla stanza e invadono tutta la casa. La stessa cosa accade con la colpa repressa. Per evitare questo tipo di problema l’ego fornisce una soluzione più sofisticata: la proiezione. E’ un meccanismo con il quale proiettiamo le parti non desiderate nell’ambiente circostante. Esso consiste nel prendere la colpa che abbiamo dentro e rovesciarla addosso a qualcun altro. In questo modo la colpa che non vogliamo vedere in noi stessi, la vedremo in lui, lei o loro. E’ come scaricare i rifiuti nella casa del vicino e poi accusarlo di essere sporco ed emanare odori sgradevoli. Il punto è che la proiezione opera così velocemente e segretamente che in realtà non siamo consapevoli che i rifiuti che vediamo nella casa del vicino sono i nostri. Qualcun altro diventa responsabile per la miseria, la sofferenza, il dolore che esiste nella nostra vita. Non ha alcuna importanza chi è quel qualcuno. Ciò che conta per l’ego è trovare qualcuno o qualcosa su cui scaricare quello che abbiamo dentro.
La proiezione è il metodo più efficace che l’ego impiega per liberarci dalla colpa. Sfortunatamente è anche il modo migliore per trattenerla ed esaltarla. E’ un trucco dell’ego per farci sentire diversi dagli altri e per rinforzare la credenza nella separazione. In realtà, quando accusiamo qualcun altro di essere la causa del nostro dolore, ad un certo livello, ci rendiamo conto che stiamo solo sfuggendo dalla responsabilità per la colpa che proviamo dentro di noi. Attraverso questa dinamica contribuiamo a un circolo vizioso di colpa e attacco. Più ci sentiamo in colpa, più forte è il bisogno di negare la nostra colpa e proiettarla su qualcun altro. Più attacchiamo questo qualcuno, più forte sarà la nostra colpa, perché intimamente sappiamo che il nostro attacco non è giustificato e che stiamo solo attaccando noi stessi.
Una forma di proiezione molto sottile è chiamata relazione di amore speciale. Si tratta di una relazione che, pur apparendo molto diversa da quella precedente, è soltanto l’altra faccia della medaglia. Abbiamo visto come l’uomo, nel sistema dell’ego, non possa chiedere aiuto a Dio. Questa situazione crea uno stato d’incompletezza e determina il bisogno di trovare una persona speciale con cui sentirsi bene. E’ un accordo in cui se qualcuno fa qualcosa per me, allora io lo amo, e in cambio, posso fare qualcosa per lui. Questo è quello che normalmente viene considerato amore: una relazione destinata ad alimentare il circolo vizioso della colpa. Da un lato la relazione soddisfa le mie esigenze e questo mi fa sentire bene. Dall’altro, rinforza la mia dipendenza dal partner e la paura di perderlo. E alla fine si ravviva la memoria della colpa che inconsciamente ha causato la nascita della relazione stessa. Poiché è proprio la colpa che mi spaventa più di ogni altra cosa, ed il partner me la fa ricordare, allora finirò per attaccare e odiare anche lui. A causa della colpa, tutte le relazioni speciali possiedono componenti di paura. Per questo motivo cambiano così di frequente. Quando esiste paura in una relazione, non c’è spazio per l’amore e ciò che rimane è solo la colpa.
In breve, l’ego, dopo aver generato il ciclo peccato-colpa-paura, fornisce mezzi di soccorso, come la repressione e la proiezione. Questi strumenti in realtà rafforzano il dolore che pretendono di guarire.
La risposta al circolo vizioso dell’ego è il perdono, che nel contesto di Un Corso in Miracoli ha una definizione differente dal suo significato convenzionale. Nel prossimo numero esplorerò le meccaniche del perdono.
Corso Base Annuale di Tocco di Guarigione Astrosciamanica
One Year Basic Course in Astroshamanic Healing Touch
Jesi (Ancona, Italia)
La pace è un attributo in te. Non la puoi trovare all’esterno. La malattia è una qualche forma di ricerca esterna. La salute è pace interiore. Ti permette di rimanere non scosso dalla mancanza di amore dall’esterno e capace, attraverso la tua accettazione dei miracoli, di correggere le condizioni che derivano dalla mancanza di amore negli altri (Un corso in miracoli, T31)
Il Tocco Astrosciamanico è un metodo di guarigione spirituale inteso a promuovere la percezione dell’unità e a dissipare l’unica effettiva malattia: il senso di separazione. Tramite l’uso sensibile di contatti e posture, eseguite in armonia con i cicli della terra e del cielo, il tocco astrosciamanico lavora nell’intimità dell’anima, rilasciando condizionamenti e rancori, risvegliando il ricordo del proprio intento originario, insieme alla forza dell’amore incondizionato e la chiarezza per procedere con serenità lungo il cammino della vita.
Nel corso di un anno che si terrà a Jesi (Ancona) scopriremo modi di impiegare il contatto fisico e l’energia delle emozioni per favorire stati d’espansione della coscienza, recuperare parti dell’anima, risvegliare talenti e integrarli nella vita di tutti i giorni. Attraverso pratiche di guarigione derivate dallo sciamanesimo, l’astrologia esperienziale, le tradizioni celtiche, mediterranee e orientali, gli insegnamenti di Un Corso in Miracoli, e di altri percorsi spirituali, riceveremo intuizioni e visioni per portare maggiore profondità nel lavoro. Esploreremo inoltre gli aspetti multidimensionali delle relazioni, condividendo modi per canalizzare passioni intense, trasformarle e integrarle in allineamento con il proposito di vita.
Nelle sessioni di gruppo e nel lavoro individuale, questa pratica crea straordinarie opportunità per rilasciare blocchi personali e collettivi, aprendo la via verso il perdono e la realizzazione dei potenziali autentici di ciascun individuo.
Il corso dura un anno e include cinque seminari di due giorni. Ogni seminario tratta un particolare aspetto del lavoro di guarigione spirituale in allineamento con i ritmi stagionali e gli elementi astrologici. Il primo seminario base si tiene a Jesi, dal 26 al 27 gennaio 2008. E’ possibile prendere parte a questo seminario anche senza partecipare all’intero Corso. Dettagli su questo e altri seminari del Corso sono forniti di seguito.
In base al loro tempo disponibile i partecipanti potranno operare autonomamente nei periodi d’intervallo tra un seminario e l’altro, svolgendo pratiche di approfondimento, scambi di sessioni ed altri esercizi forniti nel corso. Per coloro che desiderano approfondire il lavoro sarà possibile inoltre partecipare ad incontri aggiuntivi o ad altri processi di formazione.
Il corso è guidato direttamente da
Per coloro che partecipano all’Astroshamanic Practitioner Training (
Se desideri ricevere maggiori informazioni sul corso e valutare se è la cosa giusta per te, contatta
Per prenotazioni o informazioni: Letizia Mocheggiani 0731206687 o 3489231998 o letizia@astroshamanism.org o info@astroshamanism.org.
Il Programma:
La Via del Tocco Astrosciamanico, 26-27 gennaio 2008
Durante questo primo seminario i partecipanti sono introdotti agli elementi di base dell’astrosciamanesimo, applicati al tocco astrosciamanico e al lavoro di guarigione sul corpo multidimensionale. Il programma include l’esperienza completa dei tre stadi in cui si suddivide il processo di guarigione sciamanica, ed è finalizzato a definire e approfondire il rapporto con lo spirito guida e i propri strumenti di potere. E’ possibile partecipare anche solo a questo incontro, che funge come introduzione base sia a chi decide di non procedere oltre sia a chi desidera continuare il corso.
I quattro seminari successivi tratteranno le quattro metodologie principali di applicazione del tocco abbinate agli elementi astrologici, ai cicli stagionali e ai segni zodiacali
Il Tocco del Fuoco 29-30 marzo 2008
Questo seminario primaverile tratta il rapporto con l’elemento fuoco e con i segni zodiacali primaverili (Ariete, Toro e Gemelli), e fornisce strumenti per riconoscere, stimolare ed equilibrare il corpo energetico. Il programma include l’esperienza di varie forme di contatto fondate sull’energia vitalizzante e ispirante del fuoco.
Il Tocco della Terra 28-29 giugno 2008
Durante questo seminario estivo l’attenzione è posta sull’elemento terra e sui segni estivi (Cancro, Leone e Vergine), e sull’operatività sciamanica del corpo fisico. Il corpo umano è qui inteso come rappresentazione simbolica di realtà invisibili, che mediante le pratiche del tocco astrosciamanico sono attivate e impiegate per favorire lo scopo di guarigione dell’anima.
Il Tocco dell’Acqua, settembre 2008
Questo seminario autunnale è centrato sull’elemento acqua e sul corpo emozionale o astrale. L’incontro tratta le profonde pratiche di rilascio e trasformazione più tipiche del tocco astrosciamanico, insieme all’esplorazione esperienziale di vicende passate e future deducibili dal rapporto con il corpo.
Il Tocco dell’Aria, dicembre 2008
Questo seminario invernale, allineato con l’elemento aria e il corpo mentale, esamina la sfera delle relazioni multidimensionali e diverse pratiche di tocco astrosciamanico a distanza, mediante l’impiego dell’energia sottile del vuoto, Il programma comprende inoltre il lavoro del tocco mediante il sogno, la connessione con universi paralleli ed elementi di astrologia applicato al tocco astrosciamanico.
Relazioni sacre, seminario di Ostra 28/9-3/10/2007 note di Anna Luna
Inspiro tutto ciò che è buono per me ed espiro tutto ciò che non è buono… Mi circondo di questo respiro e assorbo gioia, potere, benessere. Le luci soffuse, le ombre, il cerchio, risvegliano in me una nostalgia acuta, lontana, struggente, come una memoria antica e tuttavia così familiare. Un altro spazio, un altro tempo… L’infanzia? La tribù? E’ un senso d’appartenenza ancestrale, di famiglia, di clan. Le scene si rincorrono, la bambina, l’adulta…, passato e presente s’incontrano.
Vedo me stessa riflessa negli occhi dei miei compagni, nei gesti, nelle parole, nelle esperienze, nelle loro vite… e mi sento a casa, tra sorelle e fratelli, lontani eppure così uniti, così simili nei dolori, nelle gioie, nelle sconfitte, nelle speranze, e nel desiderio comune di acquisire consapevolezza e guarigione.
Talvolta non mi riconosco… La separazione è costantemente in agguato, come un tarlo in attesa di trovare un varco per insinuarsi nella coscienza, mentre l’ego suggerisce pensieri falsi, ingannevoli. L’ego crea barriere e distanze, ma loro sono i miei “specchi santi” e mi riflettono la verità ad ogni istante.
Con questa consapevolezza brucio nel Fuoco tutto ciò che non serve più, in un potente rituale di guarigione collettiva. Le fiamme danzano al suono ritmato del tamburo, inframmezzato da parole arcane che risuonano nelle profondità del mio essere. Echi di esistenze vissute o ancora da vivere, frammenti di molteplici sé che dimorano in dimensioni sconosciute… Il fuoco divora e purifica ciò che non è più necessario, lasciando solo l’essenza…
L’ego è disorientato. Dove sono finiti i fantasmi cui era aggrappato? Si fa strada un vago malessere e la sgradevole sensazione di fluttuare nel vuoto senza appigli e senza punti di riferimento…
L’energia vigorosa e serena della Terra mi dà radicamento e mi aiuta a recuperare stabilità ed equilibrio. Il Sole splende alto nel cielo privo di nubi, irradiando luce e calore. E’ un dono benedetto che ci accompagna per tutta la durata del seminario. Raggi guaritori penetrano in profondità sotto la pelle e sciolgono ogni rigidità. Incoraggiano l’espressione di una sensualità morbida e potente, che fluisce con naturalezza nella relazione con l’ambiente circostante.
Favoriscono inoltre il risveglio del corpo multidimensionale, che trova la sua massima espressione durante la sessione di Tocco Astrosciamanico. In connessione con l’Energia dell’Amore e il Firmamento Stellare, il corpo fisico diventa un canale per dare e ricevere benedizioni e guarigioni.
Nell’energia dell’Acqua diventiamo onde, ognuna con la sua unicità e il suo fascino esclusivo, e nel contempo profondamente simili e interconnesse, perfettamente fuse in un tutto fluido e indivisibile. “Il presupposto di base è che tutto è amore...”. Con questo presupposto l’esplorazione dei 12 tipi di relazione diventa un viaggio alla scoperta di emozioni, benedizioni, unità e amore.
L’amore crea armonia e unione ed è facile benedire ed essere benedetti. Non fa nessuna differenza se l’altra persona è in un corpo fisico oppure no. Col corpo emozionale viaggio oltre i confini della realtà convenzionale, in luoghi dove incontro anche me stessa, parti sconosciute di me, che riconosco tuttavia... Provo una sensazione di pace interiore che si espande nella coscienza e la rende in grado di percepire la sua connessione con dimensioni più sottili e l’appartenenza a una realtà più vasta.
Sulla scia di tali emozioni è meraviglioso infine toccarsi e abbracciarsi col corpo tridimensionale e scambiarsi tenerezza, amore, gratitudine, col cuore aperto a dare e a ricevere da ogni membro del gruppo….
Il lavoro si conclude con lo spettacolo straordinario di 12 esseri alati che si librano nell’Aria. Dopo aver penetrato e dissolto con la forza dell’amore una fitta coltre di nubi, tenendosi per mano, emergono in un’esplosione di luce…
Fantasia, sogno, visione? Non ha importanza. Nel momento in cui lo scrivo diventa magicamente vero, pulsante di vita reale. Assume una forma densa, visibile. Può essere condiviso, unirsi ad altri sogni e visioni e insieme viaggiare nell’etere alla ricerca di nuvole da dissolvere.
E quando i sogni e le visioni, nutriti dall’amore, riempiranno tutti gli spazi, la coltre scura si scioglierà in una pioggia finissima di polvere magica, che volteggiando si poserà qua e là nel vuoto... E come per magia appariranno miriadi di fili iridescenti, impalpabili come ali di fata… E’
Il Rituale del Sacro Cono, storia di Celia McKenna
Una volta, in un piccolo angolo di una grande città, tre bambini giocavano insieme. Vivevano una vita piena di gioia e di avventure. S’incontravano ogni giorno ed esploravano il loro mondo. Viaggiavano attraverso foreste e montagne, attraversavano canyon e fiumi impetuosi. Visitavano giardini incantati, raccoglievano fiori dai colori vivaci, costruivano castelli di legno, pietre, terra. Era l’estate più calda della loro vita e il mondo scintillava e gli insetti assonnati riflettevano colori verdi e blu. Le coccinelle si posavano sulle loro mani e cuccioli morbidi e caldi sedevano ai loro piedi.
Due bambini erano fratelli, gemelli, e avevano invitato la terza a unirsi a loro. Ma presto la terza bambina si accorse che uno dei fratelli aveva modi più gentili e che nei suoi occhi vedeva pezzi di cielo. Insieme si avventuravano lontano nella foresta dove il secondo fratello non poteva, non voleva, seguirli. Il secondo fratello si adirò e divenne geloso, e cominciò a distruggere ogni cosa. Schiacciò gli insetti assonnati e saltò in mezzo ai fiumi, rinnegando la loro esistenza.
Presto gli alberi e le colline cominciarono a svanire alla vista e a volte si ritrovarono a stare in piedi con difficoltà su strade rotte tra cacche di cane e mosche. Bisognava fare qualcosa, così la terza bambina prese per mano il fratello più gentile e lo portò via per nasconderlo nella foresta. Ma le urla dell’altro fratello si udirono in lungo e in largo e il primo fratello sentì un gran dolore nel cuore. Poi arrivarono i Custodi della Memoria dell’Ordine Convenuto e decretarono che i fratelli tornassero al vecchio mondo e alle vecchie strade e che la terza fosse buttata fuori perchè era diversa da loro ed era stata la causa del dolore.
Lei aspettò che il primo fratello, quello gentile, protestasse. Ma egli non lo fece. Pianse invece e non disse nulla. Volle solo andare con lei nella foresta, in segreto, stando sempre attento agli altri, per paura di essere catturato. A poco a poco vi andò sempre meno e la terza bambina fu lasciata sola, confusa e tradita e piena di dolore. La foresta divenne scura e silenziosa. Lei si cinse con le braccia le ginocchia nel buio, cercando di proteggere la ferita sanguinante là dov’era stato il suo cuore.
Il freddo della notte si riversò nella sua anima, avvelenandola. Dolore e terrore si impadronirono di lei, scuotendo il suo corpo come una specie di malattia. Cominciò a precipitare e precipitare perché non c‘era né sopra né sotto in quel mondo. Lo spazio si dilatò in tutte le direzioni e lei fu sola, separata da tutto ciò che era, era stato o sarebbe stato.
Si leva un grido; un gran desiderio di casa. Di pace e amore e perdono. Arriva un orso. Ringhia, aggirandosi furtivamente nel buio, odoroso di terra e sangue e di oscure cose selvatiche. Lei urla e singhiozza e sprofonda nella calda, umida pelliccia, mentre al centro della foresta una spirale luminosa inizia a girare. Pian piano apre gli occhi e respira profondamente, attraverso il corpo, attraverso l’oscurità, attraverso terra, pietre e fuoco. La terra trema sotto di lei e lei alza gli occhi al cielo, getta indietro la testa e urla. Urla alle stelle, alla luna, agli dei che l’hanno tradita. Urla alla terra che l’ha abbandonata. Urla per se stessa e per gli altri, per ogni speranza perduta, ogni sogno calpestato. Urla finché non è più nulla, finché è tutto, è urlo ed è tutto. E si arrende all’uragano di caos e rumore.
E poi il silenzio. Più nulla. Silenzio profondo e chiarezza in mezzo a questo non-essere. Rimane là per un po’, sebbene non ci sia realmente un là e non un lei, soltanto un crescente ovunque e ogni cosa. E dopo, in un luogo più frammentato, sente la zampa dell’orso che è sempre rimasto lì. E davanti a lei un angelo risplendente, la cui luce inonda il suo corpo, che scioglie il dolore nel suo cuore e la sostiene con calore e beatitudine. E lei sa che le strade concrete sono un brutto sogno e che non è mai stata sola, mai tradita, mai abbandonata. E riposa contro l’orso, rannicchiandosi e permettendogli di tenerla vicino. E sospira mentre l’oscurità le riempie l’anima.
Giorni piovosi di Letizia Moccheggiani
Pioggia, l’acqua lava la terra e i miei pensieri…. Giorni di pioggia silenziosi dove il buio si fa strada sulla luce. Lontani come ricordi mi appaiono le lunghe giornate estive dove il mio corpo godeva dei raggi e del calore e nudo si mostrava alla vista del mondo.
Ora viaggia nascosto mentre i pensieri si espongono e le emozioni rendono vivo tutto il mio essere.
Che dire del cambiamento che io avverto e il mondo avverte, dei nostri incontri più silenziosi ma sinceri, delle nostre vite interiori che si nutrono del crepuscolo, ……
Pochi giorni fa mi sono incontrata con il gruppo di Jesi, ci siamo ritrovati in uno spazio diverso dai precedenti, o per meglio dire, lo spazio precedente era ora diverso…. Siamo stati vicini, ci siamo parlati con il cuore e ci siamo ascoltati.
Dopo il lungo periodo che Franco ha trascorso a Jesi ( tenendo 2 corsi, uno sull’Ovest e l’altro sulle Sacre Relazioni) molta energia si è mossa e ogni cosa ha cambiato aspetto. La mia vita di “relazione” ha trovato grande giovamento e questo è sembrato avvenire anche nella vita di altre persone… ma anche tutto il resto sta cambiando, una nuova consapevolezza mi prende e non posso fare a meno di notare quanto grande è il disegno che si sta manifestando…. Incontri, situazioni, realtà che si legano al passato e al futuro mi mostrano che il mondo va avanti seguendo un “filo di Arianna “ invisibile e sia che noi ce ne rendiamo conto o no procede… e infine conviene rendersene conto se si è capaci di farlo per vedere la bellezza nascosta tra le ombre, la chiarezza dei segni e la velocità di realizzazione dei nostri pensieri…
Magari il mio discorso può apparire strano e illusorio ma so che arriverà esattamente così come lo penso.
Tutti i miei amici… italiani ed ora internazionali hanno contribuito al mio cammino e non posso fare a meno di benedirvi ogni giorno per la vostra bellezza per quello che mi mostrate e per i vostri visi/corpi,… così belli.!
Vi abbraccio, Letizia
CALENDARIO PROSSIMI PROGRAMMI. Per il calendario completo on-line digita qui
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.astroshamanism.org o contattare Franco info@astroshamanism.org. Per prenotare i seminari della Findhorn Foundation, tenuti in Scozia, contattare bookings@findhorn.org o Bookings, The Park, Findhorn IV36 3TZ, Scotland. Tel. +44(0)1309/691653. Per prenotare gli altri seminari, rivolgersi al recapito degli organizzatori fornito accanto ai dati dell’evento.
(in spagnolo)
Información y reservas: teléfono(s): 985265465/656735597/656667607 email:
info@mujeresporelbienestar.org y info@hombresporelbienestar.org
Locarno – Svizzera, 24-25 novembre 2007, Seminario Base di Astrosciamanesimo (in Italiano). Informazioni: eliana.pedrioli@bluewin.ch
Findhorn, 1-7 dicembre 2007, Manifesting Honourable Intentions: Planetary Healing from Inside Out (in inglese)
Jesi (Ancona), 15-16 dicembre 2007, L’Aria e la Via del Nord: Questo seminario invernale tratta l’elemento aria, il lavoro con il corpo mentale e il mondo dell’alto. Informazioni:
Findhorn, Cluny Hill College, 29 dicembre 2007 – 3 gennaio 2008,
The New Year Astroshamanic Healing Retreat – Ritiro di Guarigione di Fine Anno
Un’opportunità ideale per promuovere consapevolezza e guarigione planetaria attraverso profonda meditazione, pratiche astrosciamaniche, servizio, contemplazione e vita comunitaria. Alterneremo periodi di silenzio e dialogo, immobilità e movimento, rilassamento e attività, svago e lavoro, portando attenzione al nostro mondo interiore e esteriore, esplorando anche le nostre carte astrologiche e i potenziali futuri. Rivredemo inoltre l’anno passato, estraendo doni e benedizioni, lasciando andare rancori e tenebre, per spianare la via ad un luminoso 2008. Questo ritiro è una grande occasione per unire le forze e operare con altri amici sul sentiero, creando connessioni illuminate e stabilendo fondamenta allineate con la nostra vera natura. Il ritiro ha luogo a Cluny Hill College. Prenotate al più presto se scegliete di prendere parte. Per informazioni e prenotazioni contattare Franco a info@astroshamanism.org
Edimburgo - Scozia 12-13 gennaio 2008, The Way of the North, One Year Basic Course in Astroshamanism and Experiential Astrology. (in inglese)
Portali Multidimensionali dei Sensi, La Via del Tocco Astrosciamanico,
Jesi (Ancona) 26-27 gennaio 2008
Corso Annuale di Tocco Astrosciamanico di Guarigione (vedi spazio sopra)
Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti agli elementi di base dell’astrosciamanesimo, applicati al tocco astrosciamanico e al lavoro di guarigione sul corpo multidimensionale. Il programma include l’esperienza completa dei tre stadi in cui si suddivide il processo di guarigione sciamanica, ed è finalizzato a definire e approfondire il rapporto con lo spirito guida e i propri strumenti di potere. E’ possibile partecipare anche solo a questo incontro, che funge come introduzione base sia a chi decide di non procedere oltre sia a chi desidera continuare il corso. Informazioni:
Francoforte - Germania, 9-10 febbraio 2008, The Way of the Spirit Guide
(in tedesco) Information: Erik emansson@hotmail.com http://www.holisticdialogue.com/ Tel. 069/95504794 Mob. 0171-3493424
Parigi – Francia, 16-17 febbraio 2008, Basic Seminar in Astroshamanism, imalleze@noos.fr (in francese)
The Foundation Training in Astroshamanism
Findhorn, 23-29 February 2008, A Journey into the Inner Universe
Findhorn, 1-7 March 2008, The Voyage through the Zodiac
Findhorn, 10-17 May 2008, The Blessed Way of Passion
[i] Arnold Mindell, The Shaman’s Body: A New Shamanism for Transforming Health, Relationships, and the Community, Harper, San Francisco, 1993, p. 157.
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