Tuesday, January 15, 2008

PAN Italico 76

PAN Italico
Edizione italiana di PAN (Provisional Astroshamanic News), Ezine del Sacred Cone Circle
17 gennaio 2008, numero 76

Redazione: Franco Santoro, Cluny Hill College, Forres IV36 2RD, Moray, Scozia, Regno Unito. (+44(0)1309-672289. E-mail info@astroshamanism.org Website: www.astroshamanism.org Redazione italiana: Anna Luna. Redazione spagnola: Susana Sanz.

© Franco Santoro, 2007. Tutti i diritti sono riservati. Per informazioni sul copyright vedi nota a fin di pagina.
Traduzione parziale dall’originale inglese all’italiano a cura di Anna Luna.

L'edizione integrale e originale in inglese con ulteriori temi e articoli è inviata su richiesta (rivolgersi a info@astroshamanism.org)

Cos’è l’astrosciamanesimo? (per una breve risposta digita qui)


Possa il 2008 portare copiose benedizioni e gioie ad ognuno di voi e a tutti i vostri cari! Possano tutte le creature essere felici e unite!

Dopo la Luna Nuova in Capricorno l’8 gennaio e l’inizio della corrente lunazione, il nuovo anno si è definitivamente affermato ed è pronto a dispensare le sue prime lezioni d’amore. Questo PAN copre il ciclo dell’Acquario e le prime settimane di febbraio, il mese dell’allegria e della purificazione, che comprende le festività di Imbolc, o Candelora, l’euforia della masquerade e la baldoria irriverente del Carnevale, seguito dal Mercoledì delle Ceneri, che quest’anno cade molto presto, il 6 febbraio, e segna l’inizio del periodo di purificazione dei 40 giorni di Quaresima.

L’Acquario è un periodo d’improvvisi cambiamenti e contrasti, che comprende picchi stridenti di ribellione, rivoluzione e inventiva, come anche assoluta semplicità, nudità, quiete e silenzio. Questo ciclo acquariano, esemplificato dall’apparente disparità del Carnevale e della Quaresima, Urano e Saturno (pianeti governatori dell’Acquario), è eccellente per rilasciare qualunque cosa ci rende inconsapevoli e separati, promuovendo una vigile consapevolezza e mettendo in discussione tutto quello che diamo per scontato riguardo a ciò che vediamo o facciamo.

Ad esempio, se guardiamo gli oggetti o le persone presenti nel nostro ambente quotidiano, e qualunque cosa o chiunque ci appare conosciuto e familiare, li vediamo davvero, o stiamo semplicemente proiettando su di loro idee o esperienze passate? Che cosa sappiamo di loro a parte quello che abbiamo imparato in passato? Allora, sono davvero familiari? Li vediamo e li conosciamo realmente? Ammettere che non è così, lungi dall’essere un fallimento, è il primo enorme passo sulla via della guarigione e del vero perdono. Ora possiamo scegliere di mettere da parte i giudizi, aprendo sinceramente occhi e orecchie, per imparare ad ascoltare e a vedere. E quando siamo disponibili a fare questo, la porta del regno dei miracoli si schiude.

La nostra percezione umana affonda le radici in un passato basato su separazione, senso d’isolamento, privazione e mancanza, proiettati su ogni cosa e persona. Questo ci mantiene in uno stato di continua cattività, che domina come l’unica realtà possibile, fino a quando non decidiamo di metterla in discussione e lavorare strenuamente, ma con gioia, per riconquistare la libertà originale. Il primo passo in questo processo è la purificazione, il perdono, il rilascio di tutte le congetture deteriorate che ingombrano la nostra mente, senza tuttavia precipitarsi a rimpiazzarle con idee nuove e riempire la nostra coscienza con ulteriore confusione. “I miracoli sono un diritto di tutti, ma prima è necessaria la purificazione.” (UCIM, T1.1:7).

La sfida dell’Acquario è soffermarsi nella quiete che giunge dopo il vero perdono, la silenziosa nudità del vuoto, la scintillante trasparenza dell’anima, superbamente rappresentata dalla carta della Stella nei tarocchi. È spogliarsi e rimanere interamente nudi, nel Tepidarium dell’anima, accettando di essere profondamente purificati in ogni parte del nostro essere. L’Acquario è la profonda immobilità che segue la furia di una tempesta devastatrice nella notte, quando tutto è ancora pervaso dall’oscurità. Ma sebbene la paura sembra regnare ancora suprema, un silenzio innocente emerge, scivolando furtivamente oltre la porta della liberazione e della redenzione. E in questo silenzio, gli incubi e il terrore svaniscono, facendo strada all’unica incondizionata presenza dell’Amato.

O Signore, nella tua radiosa presenza mi spoglio dei miei indumenti logori. Espongo la mia pristina nudità, rilasciando ogni colpa e vergogna. Tu sei il mio santuario e fortezza, in Te io confido. Tu mi coprirai con le tue piume, e sotto le tue ali troverò rifugio. Non temerò il terrore della notte, né la freccia che vola di giorno. E ascolterò la Tua voce, mentre dici: “Sii calmo e sappi che io sono Dio” (Salmo 46:10)

La stagione invernale comprende alcuni tra gli eventi astrosciamanici di maggior rilevo dell’anno. In primo luogo c’è il Foundation Training in Astroshamanism, il più lungo e completo seminario di astrosciamanesimo. Questo training consiste di due seminari, che possono pure essere frequentati autonomamente per chi può partecipare solo a una delle due settimane. I seminari sono A Journey into the Inner Universe (Viaggio nell’universo interiore) dal 23 al 29 febbraio 2008 The Voyage through the Zodiac (Viaggio attraverso lo zodiaco) dall’1 al 7 marzo 2008. Il training, che ha luogo presso la Findhorn Foundation a Cluny Hill College, è in vero il programma numero uno nella lista delle mie raccomandazioni. Sebbene sia condotto in lingua inglese, per coloro che non conoscono bene tale lingua, sono disponibile a offrire chiarimenti e traduzioni in italiano. A mio vedere effettuare una formazione sciamanica usando una lingua diversa da quella impiegata normalmente risulta assai efficace, perché libera la mente da molti condizionamenti e, soprattutto, consente di carpire il significato più mediante l’intuizione e la comprensione cuore, che tramite la conoscenza intellettuale. Chi desidera avere maggiori informazioni può contattarmi direttamente.

Altro evento di notevole rilievo è il seminario La Sacra Sensualità del Vuoto presso l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, vicino Jesi (Ancona) dal 26 al 27 gennaio 2008, il primo seminario base del Corso Annuale di Tocco di Guarigione Astrosciamanica (vedi dettagli nel calendario in basso). Questo evento è tenuto in italiano e inglese, ovvero io userò entrambe queste lingue, sia perché vi sono partecipanti che non conoscono la lingua italiana, ma soprattutto per motivi inerenti allo scopo stesso del corso. Questo ciclo di seminari è inteso a favorire la guarigione tra le polarità, maschile e femminile, giorno e notte, destra e sinistra, ecc. Ogni polarità parla un linguaggio molto diverso e uno dei processi di guarigione consiste nel divenire consapevole che la diversità è solo nella forma, mentre il significato è lo stesso. Al centro d’ogni comunicazione c’è solo l’amore, che può essere offerto o richiesto in modi apparentemente distinti, però sempre riconducibili a quest’amore.

È possibile partecipare a La Sacra Sensualità del Vuoto anche se non si prende parte all’intero corso. Il corso, frutto di un lungo processo di gestazione, si sviluppa nella luminosa cornice del gruppo astrosciamanico di Jesi e del Volo-Fly,[i]. Sul corso potete leggere informazioni nello spazio apposito a seguire.

Il gruppo dell’Astroshamanic Practitioner Training partirà il 25 gennaio 2008, sempre a Cupramontana, seguito dal seminario di due giorni su La Sacra Sensualità del Vuoto. Se desideri valutare se questi programmi possono esserti utili, puoi contattarmi presso info@astroshamanism.org

Benedizioni, Franco

Per un video sull’Acquario. A Day in the Life cliccare qui.

Dati astrologici: Clicca qui per le posizioni nei segni della Luna e qui per quelle degli altri pianeti. La Luna Nuova in Acquario è alle 4:46 del 7 febbraio 2008 a 17° Acquario 44’, mentre la Luna Piena è alle 14:36 del 22 gennaio 2008 a 1° Leone 54’.


Il Piano di Perdono dell’Ego di Franco Santoro

Un predicatore ipocrita domandò: “Qual’è, secondo te, il più grande peccato al mondo?” “Quello di chi vede altri esseri umani come peccatori” rispose il Maestro. (Anthony de Mello, Shock di un minuto)

La presente edizione di PAN indulge ancora sulla via del perdono, che ci accingiamo ad esplorare alla luce dell’attuale ciclo stagionale dell’Acquario. L’Acquario tende a muoversi oltre le limitazioni della realtà consensuale, smantellando condizionamenti, lasciando andare elementi sorpassati, svelando prospettive rivitalizzanti e mettendo a nudo la nostra anima. Rappresenta l’illuminante e inaspettato bagliore di verità che dissolve all’improvviso cumuli di pregiudizi e falsità. Allorché affronto il perdono vedo emergere molti aspetti che chiedono di essere purificati e rinnovati. Analizzare gli aspetti distorti del perdono, accostarsi alla sua genuina natura e svelarla, è un modo per convogliare lo spirito intrepido di guarigione dell’Acquario.

Il perdono spesso è sperimentato come un faticoso sacrificio di rancori effettivi, uno sforzo considerevole per disconoscere le proprie emozioni e un sottile raggiro della realtà. Convenzionalmente è l’atto di rinunciare al mio diritto di ferire od offendere qualcuno che mi ha causato del male, una risposta compassionevole allo scopo di dimostrare la mia clemenza verso coloro che mi hanno danneggiato. Nel perdono ordinario c’è astensione da qualsiasi risposta esteriore di rabbia o risentimento, sebbene il rancore, e la cosa o la persona che lo ha causato, è indiscutibilmente reale. Io perdono qualcuno per quello che mi ha fatto. In questo caso il rancore rimane il punto focale, continuando ad attrarre energia e attenzione, anche quando è perdonato.

Nel mondo attuale il perdono, secondo il mio punto di vista, è un tema popolare, e l’incapacità di perdonare è spesso considerata un grande ostacolo non solo dalle persone religiose ma anche dalle morali e dalle terapie convenzionali. Sembra esserci quasi una tendenza a demonizzare i comportamenti poco caritatevoli, mentre il perdono è assai idealizzato come modello esemplare di vita. Quest’attitudine può apparire promotrice di un mondo più pacifico e amorevole, e talvolta in effetti lo è, ma quando l’ego travisa il suo significato il perdono, inevitabilmente, diventa una gran maledizione mascherata da benedizione. Abbracciando gli insegnamenti di Un Corso in Miracoli e l’iconoclastica urgenza di guarigione dell’Acquario, desidero condividere con voi alcuni insegnamenti sull falso perdono così come lo attua l’ego.

Secondo Un Corso in Miracoli l’ego, che è la nostra identità basata sulla percezione della separazione, sponsorizza il proprio piano di perdono, il cui intento è preservare l’allucinazione della realtà separata. Il perdono dell’ego è basato prima sul presupposto che il peccato è reale, che è il fondamento della separazione, seguito da un vano tentativo di lasciarlo andare, destinato inevitabilmente a rafforzare la separazione stessa. “Il piano dell’ego è di farti prima vedere chiaramente l’errore, per poi non vederlo più. Tuttavia come puoi non vedere ciò che hai reso reale? Vedendolo chiaramente lo hai reso reale e non puoi non vederlo” (UCIM, T9.IV.4).

Il perdono genuino prima riconosce che il peccato non è reale, e poi lo lascia andare davvero, insieme alla percezione della separazione. In questo caso il peccato, la separazione e tutti i loro rancori sono visti come sogni dai quali ci risvegliamo, che non hanno effetto o conseguenze nella realtà vera. Il perdono non è la risposta alla logica del sogno. Significa lasciar andare il sogno completamente e abbracciare incondizionatamente la realtà che esiste oltre il sogno, che è la piena percezione dell’unità e di Dio, o Identità Multidimensionale Centrale (IMC). Se faccio un sogno in cui sono attaccato e ferito da un criminale, quando mi sveglio dal sogno non chiamo il pronto soccorso o la polizia. So che stavo solo sognando, lascio perdere il sogno e ritorno alla realtà della mia vita. Questo è il perdono.

Quando ci focalizziamo sul sogno e su tutti i suoi rancori, essi diventano la nostra realtà. Grandi o piccoli, espressi o negati, il proposito dei rancori è sempre quello di supportare l’ego. Essi costituiscono la struttura della nostra identità separata, che si percepisce distinta dalle altre identità, con le quali entra in competizione, in un costante vortice d’attacco e difesa. Questo accade quando pratico il perdono dell’ego, che è la più sottile e ingannevole forma di rancore. Posso anche credere che peccato e separazione siano tutti sogni, svolgere molte pratiche per lasciarli andare e persino far finta che non esistono, tuttavia se continuo a focalizzarmi interiormente su colpa e separazione, esse continueranno a far parte della mia realtà. E questo è il falso perdono.

Il falso perdono impiega quattro strategie principali, superbamente descritte ne Il Canto della Preghiera: Preghiera, Perdono e Guarigione (un’estensione dei principi di Un Corso in Miracoli). Il primo è basato sulla condiscendenza, un senso d’arrogante superiorità spirituale in cui “una persona migliore si degna di abbassarsi per salvarne una meno degna da ciò che realmente è. Il perdono qui si basa su un atteggiamento d’indulgente alterigia così lontana dall’amore che l’arroganza non potrà mai essere eliminata. Chi può perdonare e poi disprezzare? E chi può dire ad un altro che è immerso nel peccato, e poi percepirlo come Figlio di Dio? Chi permette ad uno schiavo di insegnare cos’è la libertà? Non c’è unione in questo, ma soltanto dolore. Questa non è vera compassione. Questa è morte.” (Il Canto della Preghiera 2:II.2).

L’altra strategia implica una mesta simpatia, un senso di essere nella stessa barca o condividere una comune condizione peccaminosa, ed è senza dubbio meno arrogante della prima, tuttavia altrettanto fatale. Qui colui che dovrebbe perdonare l’altro non pretende di essere migliore. Dice invece che è qualcuno con cui condivide il peccato, poiché entrambi sono stati indegni e meritano la punizione della collera di Dio. Questo può apparire un pensiero umile e può in realtà indurre rivalità nella peccaminosità e nella colpevolezza. Non è amore per la creazione di Dio e per la santità che è il Suo regalo per sempre. Può Suo Figlio condannare se stesso e allo stesso tempo ricordarsi di Lui?” (Il Canto della Preghiera 2:II.3).

La terza forma è il perdono basato sul sacrificio e l’immolazione, in cui qualcuno sostiene il ruolo del martire e sopporta passivamente il tormento inflitto da un altro, che “può passare per mansuetudine e carità piuttosto che crudeltà. Non è generoso accettare la cattiveria di un altro e non rispondere se non col silenzio e un sorriso gentile? Vedi quanto sei buono, tu che sopporti con pazienza e santità la collera e l’offesa che un altro ti dà, e non mostri l’amara sofferenza che provi” (Il Canto della Preghiera 2:II.4)

L’ultima strategia è un perdono negoziato, un ricatto emozionale in cui qualcuno perdona soltanto se l’altro soddisfa le sue richieste, confessando i suoi peccati, scusandosi, fornendo compensi, pentendosi, ecc. “Ti perdonerò se verrai incontro alle mie necessità, perché nella tua schiavitù è la mia liberazione. Dì questo a qualcuno e sei schiavo. E cercherai di liberare te stesso dalla colpa con altri patteggiamenti che non possono dare alcuna speranza, ma soltanto gran dolore e miseria. Com’è diventato spaventoso ora il perdono, e com’è distorto lo scopo che esso persegue. Abbi pietà di te che mercanteggi in codesto modo. Dio dà e non chiede ricompense. Non si tratta di fare un accordo ma di donare come Lui. Tutto il resto è una presa in giro. Per chi vorresti provare a stipulare un contratto con il Figlio di Dio e ringraziare suo Padre per la sua santità?” (Il Canto della Preghiera 2:II.6).

Lo scopo del piano di perdono dell’ego è supportare la percezione della separazione cosicché non può esserci vera guarigione. Esso opera mediante pratiche di falso perdono il cui vero proposito è rafforzare le nostre catene e sottolineare la separazione. Il suo presupposto di base è l’idea che qualcuno o qualcosa ci ha causato un danno. Questa visione è considerata verità e trionfa ogni qualvolta è praticato il falso perdono.

“Questo è il grande inganno del mondo. E tu il grande ingannatore di te stesso. Sembra sempre l’altro il cattivo, e nel suo peccato tu sei quello che è stato oltraggiato. Come potrebbe essere possibile la libertà se così fosse? Potresti essere schiavo di chiunque, dal momento che lui può influenzare il tuo destino, i tuoi sentimenti, la tua disperazione o la tua speranza, la tua miseria o la tua gioia. Non hai libertà se lui non te la concede. E poiché è cattivo, può donare soltanto quello che lui è. Non puoi vedere i suoi peccati e nemmeno i tuoi. Ma puoi liberarlo e liberare anche te stesso” (Il Canto della Preghiera 2:II.6).

Il perdono autentico è totalmente l’opposto del perdono dell’ego. È basato sulla consapevolezza che la percezione della separazione è falsa, così come l’idea che qualcuno ci possa nuocere. Esso perdona l’altro per quello che l’altro non ha fatto, non per quello che ha fatto. “Sii disposto a perdonare il Figlio di Dio per ciò che non ha fatto”. (UCIM, T17.III.1:5). È la consapevolezza che ho fatto a me stesso quello che ho creduto mi fosse stato fatto.

“È impossibile perdonare un altro, perché sono solo i tuoi peccati che vedi in lui. Tu vuoi vederli là, e non in te. È per questo che il perdono di un altro è un’illusione. Tuttavia è l’unico sogno felice nel mondo; l’unico che non conduce alla morte. Soltanto in qualcun altro puoi perdonare te stesso, perché lo hai chiamato colpevole dei tuoi peccati, ed ora in lui puoi trovare la tua innocenza. Chi se non il peccatore ha bisogno di essere perdonato? Non pensare mai di poter vedere il peccato in qualcuno se non in te stesso”. (Il Canto della Preghiera 2.I.4). Qui “porgere l’altra guancia” diventa il riconoscimento che nessuno può realmente farci del male, la dimostrazione che non possiamo incolpare di qualcosa i nostri fratelli, perché significherebbe incolpare noi stessi.

Il perdono dell’ego non può funzionare perché il suo scopo è preservare una falsa percezione basata sulla realtà del peccato. D’altra parte il vero perdono implica la consapevolezza che il peccato non è reale. La Volontà di Dio per me è felicità perfetta. Il peccato non esiste, non ha alcuna conseguenza.” (UCIM, L-101.6:6-7).

Come funziona allora questo vero perdono? Finché siamo intrappolati nella realtà dell’ego basata sulla separazione, è impresa vana cercare di gestirlo da soli. I principali sentieri di liberazione insistono sulla necessità di connettersi con una fonte che esiste oltre il paradigma dell’ego. I nomi per descrivere questa fonte sono infiniti e sono cambiati attraverso la storia, ma la sua funzione è sempre stata la stessa. In astrosciamanesimo è spesso chiamato Spirito Guida o con il termine più laico di Identità Multidimensionale Centrale, mentre in Un Corso in Miracoli è chiamato Spirito Santo. Lo Spirito Santo è descritto come “La risposta di Dio all’ego” con “il compito di disfare quello che l’ego ha fatto” (UCIM, T95) o come la Mente di Cristo consapevole della conoscenza che risiede oltre la falsa percezione. Lo Spirito Santo è considerato come una sorta di ponte tra illusione e realtà o paura e amore. È “la parte della mente che sta tra l’ego e lo spirito, mediando tra loro sempre in favore dello spirito” (UCIM, T150), una forza trasformativa che opera nella nostra coscienza per guidarci verso la vera percezione estatica della vita. Anche la cristianità tradizionale condivide una simile prospettiva, identificando lo Spirito Santo come un aiutante che guida gli uomini sulla via della verità o, come Gesù Lo definisce nel Vangelo di Giovanni, come Colui che opera come “Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.” (Giovanni 14:26).

Solo attraverso l’invito diretto e la presenza di questa forza soccorritrice, non importa come La chiamiamo, il vero perdono può avere luogo. Da soli non possiamo fare nulla, ma ben lungi dall’esse impotenti abbiamo un ruolo decisivo nella dinamica del perdono. Il nostro potere risiede nella scelta cruciale di fare appello a Colui, che dimora in verità dentro di noi. A questo riguardo Un Corso in Miracoli, nella lezione finale, fornisce una concisa indicazione:

“Consegno a Te questo istante santo.

Sii Tu la Guida. Poiché io voglio seguirTi,

certo che la Tua direzione mi darà pace.” (UCIM, L488)

E così fa la tradizione cristiana, all’inizio d’ogni preghiera ufficiale della Liturgia delle Ore:

“O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.” (Salmo 70:1)


Riflessioni sulla Via del Ritorno a Casa di Franco Santoro

Questo mondo separato può essere descritto come il luogo dove coloro che non sanno chi sono arrivano per scoprire chi sono. E continueranno a tornare fino a quando saranno disposti a lasciare andare ciò che suppongono di essere e accetterano chi veramente sono. Chi siamo è certo e chiaro, e la via della guarigione è semplicemente imparare ad accettarlo. Essere vivi senza sapere chi siamo è come essere morti, poiché vivere significa essere noi stessi e consapevoli di chi è davvero vivo. L’ignoranza e il rifiuto di chi sono non cambia la natura della mia vera identità, sebbene divida la mente in due parti: una che conosce la verità e l’altra che la nega o non la conosce. Ed è questa separazione che tutti i sentieri di guarigione intendono curare con la consapevolezza paradossale che una mente separata non può esistere, sebbene è possibile credere che esiste, e rimanere di conseguenza nel dolore o nell’ignoranza.

Il raggio dell’Acquario opera come l’istigatore di una guarigione rivoluzionaria nella nostra mente. È l’intrepido sostenitore del risveglio, l’esecutore di sogni torpidi e stagnanti. È chiamato per infrangere le meccaniche robotiche della mente separata e recuperare il pieno accesso alla mente originaria, che è la mente di Dio.

La mente dell’ego è una continua allucinazione che opera a molti livelli, tutti comunque parti della stessa falsa esistenza separata. Intrappolate nel recinto di un miraggio, le nostre menti sono alimentate da peccato, colpa e paura, mentre turbinano attraverso l’incessante ripetizione della soap opera della vita. Tuttavia questo sogno è un tale inganno che un solo barlume di consapevolezza è sufficiente per scoprire incrinature dappertutto. L’ego è come un borioso blocco di ghiaccio che ostenta la sua solidità fino a quando la temperatura rimane sotto lo zero, ma inevitabilmente si scongela e si scioglie completamente non appena diventa più caldo. E il tempo si fa più caldo quando decidiamo di fermarci o semplicemente di ridurre la nostra velocità, rinunciando alla frenesia della mente e cambiando radicalmente marcia. L’atto stesso di fermarsi, rallentare o impiegare un differente modo di agire finalizzato a rivendicare la nostra vera natura, la connessione con Dio e il rilascio dell’illusione della separazione è, secondo me, la cosa più potente che possiamo fare come essere umani. Quest’azione crea un varco nella mente separata, attraverso il quale Dio (inteso come Amore e Unità) può operare. Vi sono molte azioni che ci permettono di fare questo, come concentrare l’attenzione sul respiro, pregare, cantare, suonare il tamburo, rimanere in silenzio, ecc.

Qualunque cosa facciamo per dimostrare che non siamo disponibili ad essere i burattini di una folle mente separata, è utile. A prescindere da quanto forte sembra essere la morsa della separazione, queste pratiche inevitabilmente conducono alla consapevolezza esperienziale di una realtà parallela basata su pace, amore, unità e altri aspetti estatici. Sono i pilastri pionieristici del perdono, che portano sicurezza e risvegliano la fiducia, cosicché quando ci addormentiamo di nuovo, possiamo conservare la consapevolezza di essere in un sogno e la certezza che l’allucinazione svanirà presto. Perciò nel sogno non siamo più confusi, non ci muoviamo come accattoni spaventati e il nostro unico compito è risvegliarci di nuovo e andare alla ricerca della nostra vera appartenenza.

Quello che conta è perseverare con azioni di guarigione, facendo la scelta ferma di connetterci con chi realmente siamo. Questa continua scelta ci consente di percorrere risolutamente il sentiero verso la nostra casa originaria, il Regno dell’Unità, l’Identità Multidimensionale Centrale, o Dio. In questo modo i rancori, il dolore e qualunque cosa incontro nella vita si trasforma in un luminoso cartello che mi indica la via di casa. Quando li incontro, mi rallegro, perché sono consapevole che non sono il mio obiettivo, non sono chi io sono. Fanno semplicemente parte di un itinerario destinato a ricondurmi a casa. Riconoscendo che sono un viaggiatore sulla strada dell’Unità e dell’Amore, qualsiasi cosa incontro sul percorso diventa una zona di transito, un territorio destinato a svanire all’orizzonte. Perciò, come un viaggiatore, non mi fermo e vado semplicemente oltre, sebbene a volte posso decidere di fermarmi per un po’, quando c’è l’opportunità di imparare di più su come procedere con il viaggio. E in ogni luogo dove mi fermo lascio un segnale di guarigione, così da aprire la strada ad altri pellegrini.

Quella che considero una delle più importanti lezioni nel lavoro di guarigione astrosciamanica, è imparare a considerare sofferenza e rancori, quando inevitabilmente accadono, come preziose opportunità per i miracoli. Il salto quantico, che crea una crisi enorme nella mente dell’ego, è benedire ciò che è stato sempre maledetto e con fermezza invitare la presenza di Dio.

Il Dio cui mi riferisco qui è un Dio che non sa nemmeno cosa sono punizione e giudizio. È un Dio vibrante di gioia e amore incondizionato. Questo Dio è spesso descritto in testi mistici, progressisti, ma anche tradizionali e ortodossi, come per esempio la lettura del messale romano odierno (del 9 gennaio, che è il giorno in cui scrivo questo articolo) tratta dalla Prima Lettera di Giovanni (4:11-18) “... Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui... Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore.

Dio vive in noi, proprio come un altro dio, quello separato e giudicante, risiede nei nostri sogni più cupi. Il Dio che giudica e punisce è quello che posso scegliere di lasciar andare sulla via del ritorno a casa. In questo caso rilasciare significa perdonare, benedire e amare, ed è ciò che è destinato a sconcertare ogni dio giudicante. L’amore è ciò di cui un falso dio necessita più di qualsiasi altra cosa. È anche ciò che gli causa la paura più grande. Lavori avanzati di guarigione implicano esprimere amore e benedizioni a questo dio maledicente. Tale dio non è quello di una data chiesa o religione. Rinnegarlo o combatterlo al di fuori serve solo a proliferarlo, moltiplicando il giudizio e la separazione. La beffa è che maledicendo coloro che mi maledicono, esprimendo giudizi velenosi o guardando dall’alto in basso nella certezza di essere a un libello superiore, non m’avvedo che sono io stesso a fomentare ciò che m’illudo di avversare. Il dio giudicante risiede dentro di me. Egli opera nella mente ed è solo da questo spazio interiore che è in grado di proiettarsi al di fuori. Per cui poco importa dove lo percepisco, dentro o fuori, è solo con la costante e paziente forza operativa dell’amore che questo dio giudicante potrà finalmente denudarsi raggiante dinanzi a noi. Questo significa disorientarlo con il perdono, circondarlo di luce, ascoltare il suo dolore originario e fornirgli amorevole supporto. Una volta che l’amore avrà raggiunto il dio giudicante, colui che ha istituito la prima maledizione, fiumi di lacrime guaritrici fluiranno e si genererà un oceano di perdono, dal quale l’autentico Dio, insieme al nostro vero Sé, emergerà in tutta la sua gloria, mentre ogni traccia di separazione svanirà per sempre.

Essere consapevoli dell’allucinazione della separazione, lasciandola andare e svelando la verità che risiede oltre, è lo scopo fondamentale dell’astrosciamanesimo, così come quello di molti altri strumenti di guarigione, inclusi tutti i sentieri spirituali e religiosi. In astrosciamanesimo questo scopo è rappresentato all’interno della struttura dell’ego attraverso l’impiego di una struttura strategica composta di tre Mondi, Quattro Direzioni e Dodici Settori, ossia i dodici segni zodiacali, i modelli energetici essenziali di base che rappresentano strategicamente le parti frammentate della nostra mente originale.

I Dodici Settori rappresentano i dodici tratti fondamentali della nostra anima, così come sono espressi nel mondo fisico. Ogni Settore ha entrambi gli aspetti maschile e femminile, insieme a tre tipi d’espressione (alta, media e bassa). Esplorare i Dodici Settori è un’importante pratica di guarigione in quanto offrono l’intera gamma dei potenziali e possibilità umane disponibili, compresi i rancori e le illusioni. Ogni Settore è un sentiero verso la nostra autentica natura, un ponte tra la separazione e l’unità. L’astrosciamanesimo offre una mappa e una bussola per viaggiare attraverso il sentiero della vita e trovare l’itinerario alla nostra casa originaria. Fornisce anche una comprensione esperienziale di tutti gli aspetti della vita, il che ci può permettere di apprezzare il mondo che ci circonda, promuovendo perdono e relazioni sacre.

I riferimenti astrosciamanici ai segni zodiacali sono comuni a tutte le tradizioni spirituali e religiose. Nella Bibbia, per esempio, abbondano, ed è interessante notare che due importanti citazioni sono presenti nella prima e nell’ultima pagina di questo testo. La santa Gerusalemme è descritta alla fine della Bibbia con “dodici porte, e su ogni porta dodici angeli, e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello”. (Apocalisse 21:12-14). Nella prima pagina (Genesi 1:14) si legge “Dio disse, ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni”. Le stelle e i corpi celesti nel cielo funzionano qui come segni divini di Dio e svelano i sentieri di guarigione che conducono alla Fonte originale, disponibili per chiunque abbia la capacità di vederli e comprenderli. Questa è la ragione per cui, nonostante la condanna ufficiale dell’astrologia, papi, vescovi, re e governanti hanno continuato a consultare gli astrologi, mentre le più importanti cattedrali sono adornate di simboli astrologici. Cristo stesso sembra esortare alla consapevolezza riguardante questi segni con riferimento alla Sua venuta ed al rilascio del mondo basato sulla separazione. “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.” (Luca 21:25-27).

Bene, quanto sopra era inteso semplicemente ad avere qualche strategico riconoscimento cristiano e anche perché, come probabilmente già sapete, sono un appassionato di citazioni cristiani, sia ortodosse che eretiche. Sì, perché tutte queste citazioni hanno la capacità di infondere una gioiosa solennità, che genera una comunione sacra con Dio o, al contrario, notevoli resistenze e rancori. Sono questi rancori che siamo destinati ad affrontare prima o poi se vogliamo essere davvero professionali sul cammino della guarigione. Ed è per questa ed altre ragioni che i prossimi seminari astrosciamanici esploreranno più intensamente le dinamiche di guarigione del linguaggio e offriranno ulteriori strumenti e risorse.


La Via Astrosciamanica del Cinema: I Film dell’Acquario di Franco Santoro

Per un’introduzione a questa serie di articoli vedi PAN Italico n. 62 e 63

I film dell’Acquario abbracciano i temi fondamentali del segno, come inventiva, originalità, libertà, rivoluzione, catastrofi, indipendenza, emancipazione, comunità, utopia, fratellanza/sorellanza, amicizia, innovazione. L’Acquario include anche film che trattano di angeli, aeronautica, viaggi spaziali, fantascienza e film con forti elementi d’imprevedibilità, sorpresa, shock, originalità, eccentricità.

Tra i tanti titoli, per lo più molto popolari, desidero menzionare Man Facing Southeast un incantevole film argentino diretto da Eliseo Subiela nel 1986 e uno dei miei favoriti. La storia mostra delle somiglianze con K-PAX (K-PAX – Da un altro mondo), nonstante il film di Subiela sia uscito 15 anni prima e sia anche meno conosciuto. È la storia di uno straniero con un gran talento che afferma di venire da un altro pianeta e appare improvvisamente in un ospedale psichiatrico. Ogni giorno guarda il cielo a sudest inviando e ricevendo messaggi dalla sua casa originaria. È un’eccezionale parabola acquariana, che raccomando di vedere nella versione originale spagnola con i sottotitoli di tua scelta. Il titolo originale è Hombre Mirando al Sudeste.

La lista che segue è soltanto una selezione di base allo scopo di fornire un esempio. Ciascun titolo della lista è preceduto dal nome del regista. Cliccando sul titolo è possibile avere dettagli online sul film in inglese.

J.Kasdan, Orange County. R.Emmerich, The Patriot (Il Patriota). J.Johnston, October Sky (Cielo d’ottobre). L.Besson, Angel-A. L.Bunuel, Le phantom de la liberté (Il Fantasma della Libertà); El Angel Exterminador (L’Angelo Sterminatore). D.Borthwick, The Secret Adventure of Tom Thumb. F.Capra, Lost Horizon (Orizzonte perduto). J.Carpenter, They Live (Essi vivono); Starman. J.Losey, Galileo. R.Clair, A nous la liberté (A me la libertà). F.Darabont, The Shawshank Redemption (Le ali della libertà). R.Emmerich, Stargate. M.Forman, Amadeus. G.R.Hill, Slaughterhouse 5 (Mattatoio 5). P.Hyams, 2010 (2010: l’anno del contatto). S.Kubrick, A Clockwork Orange (Arancia Meccanica); 2001: A Space Odyssey (2001: Odissea nello spazio); Doctor Strangelove (Il Dottor Stranamore). J.Landis, The Blues Brothers; J.Losey, Accident (L’incidente). G.Lucas, Starwars (Guerre Stellari). D.Lynch, The Elephant Man. L.Malle, Zazie dans le Métro (Zazie nel metrò). A.Parker, Birdy (Birdy – Le ali della libertà). S.Raffill, The Philadelphia Experiment. N.Roeg, The Man Who Fell to Earth (L’uomo che cadde sulla Terra). R.Scott, Blade Runner. C.Serreau, La Crise (La Crisi). S.Spielberg, Close Encounters of the Third Kind (Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo). E.Subiela, Hombre mirando al sudeste; A.Tanner, Les années lumière (Gli anni luce). A.Warhol, The Chelsea Girls (Le ragazze di Chelsea). Waschowski Bros. The Matrix; W.Wenders, Der Himmel über Berlin (Il cielo sopra berlino). S.Wincer, D.A.R.Y.L. W.Petersen, The Perfect Storm (la Tempesta Perfetta).

Segue una lista di attori e registi con tratti rilevanti in Acquario. I nomi sono seguiti dal binario (posizione del Sole e della Luna) o dalla triade (Sole, Luna e Ascendente) di riferimento. I 12 Settori sono associati ai 12 segni zodiacali e alle case nel loro ordine naturale: 1 Ariete, 2 Toro, 3 Gemelli, 4 Cancro, 5 Leone, 6 Vergine, 7 Bilancia, 8 Scorpione, 9 Sagittario, 10 Capricorno, 11 Acquario, 12 Pesci. Quando è indicato il termine stellium significa che tre o più pianeti e fattori astrologici sono in Acquario. Cliccando sui nomi degli attori è possibile avere i dettagli completi in inglese online.

Matt Dillon (11.2.11;st), Kim Novak (11.7.11;st), Charlotte Rampling (11.12.11;st), Steve Reeves (11.2.11;st), Gene Hackman (11.11.11;st), Benny Hill (11.4.11), Alan Cumming (11.9.11), Michel Serrault (11.11.5;st), Jeanne Moreau (11.11.2,st), Francois Truffaut (11.11.10;st), Lana Turner (11.11.3;st), Leslie Nielsen (11.11.10;st), George Segal (11.11.10;st).


Il Dalmata Eterno Trova la Strada verso Casa di Celia McKenna

Non mi è mai piaciuto il Padre Nostro. L’Ave Maria mi è sempre sembrata più amichevole. Ma allora nessuno mi aveva detto che Maria si sarebbe arrabbiata con me. Nessuno mi aveva suggerito che avrebbe guardato la mia anima e l’avrebbe vista “macchiata” con molti punti grigi (peccati veniali) e punti neri (peccati mortali - assassini, innominabili azioni relative al sesso e altre cose più facilmente accessibili ad un bambino, come… non andare a messa la domenica!). Quando saremmo morti, il periodo di tempo passato in purgatorio sarebbe stato direttamente proporzionale al numero di macchie grigie sulla nostra anima, mentre una sola macchia nera avrebbe significato automaticamente “Inferno, Fuoco e Dalmata Eterno”. Lei deve aver detto “Dannazione”, ma io ho sentito “Dalmata” (in inglese la pronuncia di Damnation e Dalmatian è simile), con tutte quelle macchie che mi vorticavano nella testa. Dannazione e Dalmata; cani gemelli dell’inferno. E il mio corpo si ricopre di una moltitudine di placche di psoriasi e vedo negli occhi della gente il mio stesso disgusto e colpa e vergogna.

Come hai osato dirmi che mio Padre è arrabbiato con me! Come hai osato arrogarti il diritto della priorità di questa connessione? Infrangi il mio amore sulle rocce dell’“obbedienza”. Metti le briglie della colpa all’esuberanza e alla gioia della mia infanzia. Mi dici che non sono amata, non sono meritevole d’amore? E mi costringi a Fingere. Fingere di essere questa cosa detta “Buona”, definita da te, semplice imperfetta mortale che detieni tale Potere nell’universo della mia infanzia. Sono arrabbiata, furiosa che tu me l’abbia sottratto, che tu abbia potuto proclamare te stessa più vicina a lui, che egli è al tuo fianco! Io ti credo e immagino di essere tradita da entrambi!

La Suora mi sgrida mentre facciamo le prove della Prima Comunione. Stiamo aspettando il nostro turno per farci poggiare un coltello piatto sulla lingua, al posto dell’Ostia consacrata; il vero Corpo di Cristo. Corpus Christi. Provo l”Amen” nella mia testa. Ma ho dimenticato in fretta la finzione e mi siedo succhiando una caramella all’arancia. Rimproverata e screditata davanti a tutta la scuola. Trovata colpevole dell’Intento di Profanare l’(immaginaria) Ostia. Una macchia nera in più sul cane della mia anima.

Ma mi inginocchio davanti all’altare di “Nostra Signora” che non è mai arrabbiata con me. Amo il colore azzurro. L’azzurro del cielo, l’azzurro del velo di Maria. Ella sorride e mi calma. Gli altari laterali erano per i bambini, per pregare la Vergine e ricevere aiuto dai Santi. Per la scena della natività, con Gesù nella culla; neanche lui sembrava arrabbiato. Racchiusa in una bolla dorata di pace e amore; calore e beatitudine. E, non so come, bacche rosse. Raccoglievamo bacche rosse come una specie di atto sacro condiviso fra noi bambini. Segreto. Le raccoglievamo nelle nostre gonne a pieghe, aspettando pazientemente di riceverle da chi indossava i pantaloni. Poi le portavamo in un punto designato, ne facevamo un gran mucchio e sedevamo intorno sorridendoci l’un l’altro. Un’offerta. Sapevamo di essere amati… e “buoni”, sebbene il significato di questa condizione generasse una gran confusione. Ma noi sapevamo come ci si sentiva. E che era in realtà possibile sentirsi autenticamente buoni soltanto lontano da coloro che giudicavano.

L’anno scorso ho deciso di fare di nuovo la Santa Comunione. Sono rientrata in quello stato di autentica purezza, abbracciando nel “presente” e nel “passato” l’immenso amore che brillava in quei momenti della mia infanzia, a dispetto della follia, dell’ipocrisia e della paura che mi circondavano. E mi sono sentita accolta. Questo è stato facilitato dalla mia connessione con un sacerdote straordinario e molto amato in una città vicina. È originario della mia città natale, Glasgow, e mi sono ritrovata a raccontargli dei preti della mia infanzia. Il buono, il terribile e l’evidentemente folle. Egli aveva conosciuto il buono e mi disse che era ora una persona abbastanza altolocata nella chiesa. Ho riso e gli ho detto che pensavo che la promozione fosse riservata alle altre due categorie. Egli sorrise e non mi disse che anche lui era “abbastanza altolocato”. Abbiamo condiviso storie di vita. Non ero una sua parrocchiana e poteva essere se stesso (o forse lo era sempre). Abbiamo condiviso l’amore di volare e mi ha incoraggiata a cominciare a volare, non a ricongiungermi alla chiesa. Abbiamo sviluppato un progetto insieme per aiutare gli immigrati polacchi e ho assistito a una delle sue messe per la comunità polacca più vecchia.

Ho deciso che avrei ricevuto il sacramento. È stato il risultato di un lungo processo; una decisione molto ponderata. È stato come diventare maggiorenne e lasciar andare vecchie paure e malintesi. Mi sono assunta la responsabilità della mia anima pubblicamente, nella chiesa della mia infanzia, e ho reclamato questo rituale, questo regalo, questa sacra medicina o accesso allo spirito come qualcosa che mi spettava, negando il nonsenso di chi o cosa è in uno “stato di grazia”. Ho dichiarato a me stessa di esserci e di esserci sempre stata. Non ero proprio sicura se “Padre Eddie” mi avrebbe effettivamente dato l’ostia oppure no quando sono andata su! Avevo anche dimenticato “cosa fare” ed ero alquanto confusa. (Bene, le cose sono cambiate!) Ero imbarazzata e ho cercato di prendere l’ostia ma non ce l’ho fatta anche col vino, così ho deciso che uno era sufficiente e sono corsa via imbarazzata verso il mio banco, memorie di “fare le cose sbagliate” come un bambino volavano nella mia testa. Mentre camminava insieme ai chierichetti alla fine della messa, mi ha sorpassata, si è fermato, come se stesse considerando qualcosa, poi è tornato indietro con un largo sorriso e si è chinato per sussurrarmi all’orecchio “ho visto che ci sei riuscita dopo!!”, accennando alle mie mani che erano ora vuote dell’ostia maldestramente maneggiata.

È stato un momento di grande guarigione. Ho sentito il calore nel mio cuore e la luce che ho sperimentato da bambina attraversare il mio essere e l’ho sentito con un grande gruppo di persone con il quale ho condiviso una comune eredità culturale. E non c’era bisogno di capire niente. E non c’era giudizio tranne il mio.

Probabilmente non mi riunirò a nessuna chiesa. Ma mi sento liberata e completata dalla guarigione della mia connessione con la Chiesa Cattolica. Per me questa è una delle più importanti conclusioni della Formazione Astrosciamanica. Era una fase essenziale, parte del “ritorno a casa” in questa realtà. E così abbraccio e onoro le mie prime connessioni con lo spirito e lascio andare tutto il resto. “Padre nostro che sei nei cieli… come sopra, così sotto… Lascio andare ogni rancore con il tuo aiuto… e non guidarci nella separazione ma verso l’unità. Amen.”

All’inizio era il nulla. Non si vede Nulla! di Letizia Moccheggiani

Vago in mezzo alla nebbia sperando di scorgere qualcosa, un indizio che mi spinga a proseguire. Che dire del Nulla. È uno stadio d’infinita bellezza incompresa…il sempre, l’eterno, la pace del silenzio, la speranza unita al già accaduto.Purtroppo però solo conoscendolo lo puoi comprendere e a quel punto tu stesso sei NULLA e nulla importa più. Quindi cammino. Sono attenta ai miei passi, noto che strano, pur non sapendo dove vado rimango attenta a non sbagliare strada! È qui, mentre “faccio attenzione” che vedo l’Uno. Si presenta come FORZA PURA, un insieme di coraggio, volontà, istinto, prontezza. Lo vedo scattare come una pantera, instancabile, sempre in movimento, guerriero per natura. Lo seguo per un po’ catturata da tanta forza e m’immedesimo nel Primo.

Ma dopo un periodo di esperienze ecco comparire il Due Con immenso piacere lo accetto, il secondo è STABILE, concreto, terreno, un costruttore, in lui vedo la forma e le fondamenta. Ha un ottimo rapporto con i soldi e la materia, è solido e ben piantato, mi lascio affascinare dalla sua capacità di vedere il bello in ogni cosa, amante del piacere, del benessere, in lui c’è gioia e passione. Seguo le sue orme per un po’ finché comprendo la terra. Ed ecco che il Tre è già qui.

È snello e veloce, ha un incredibile potere di comunicazione. Sembra collegare punti apparentemente lontani con facilità, intreccia rapporti scherzosi e veloci, ama ridere ma attenzione, è un gran burlone…Se lo guardo vedo un’intricata RETE di COLLEGAMENTO che si illumina contemporaneamente in più punti distanti. È intrigante, mi piace ascoltarlo, sembra sapere ogni cosa, peccato quel lieve senso di superficialità. Sono comunque ben contenta di seguirlo e sperimento la leggerezza, la curiosità, la scoperta e la veloce comunicazione…

Ed ora ho una sorpresa, il Quattro….arriva il femminile. Con lei mi lascio andare, la sento abbracciarmi, coccolarmi. Mi ricorda la MAMMA UNIVERSALE, l’amore dei piccoli, il piacere “senza restituzione”, la casa, la protezione ..che pace. Il suo ventre caldo e soffice mi permette di riposare mentre i suoi seni mi nutrono.

È così che mi concedo tempo per sognare, per immaginare, vedo la Luna e tanta acqua, galleggio nell’utero della Quattro sicura che lei si curerà di me! Ed io che ho avuto amore e cure ora sono in grado di dare amore..

Dopo tanto cuore arriva il Cinque. È potente, il più forte, sembra un re. Certo che è pieno di sé, lui vuole mostrarsi, è fiero, però ha portamento, non lo nego. Ama APPARIRE e quindi segue il divertimento, le feste, il gioco, in pieno Sole!

Per me è un po’ stancante e per fortuna vedo il Sei, proprio quello che cercavo. Riservato e discreto , amante dell’ordine, cerca di mettere al loro posto le cose, certo che nel mondo c’è ORDINE!! Magari non è quello classico ma ogni cosa va catalogata e riposta al giusto livello.

C’è un bel daffare! Con pazienza e dedizione lo vedo lavorare. Questo mi piace! Mi ci ritrovo, e qui posso anche unire le comunicazioni dentro di me, mi comprendo e ascolto, amo il silenzio.

Nonostante mi sento a casa e vorrei restarci, senza tregua si presenta il Sette. Elegante, armoniosa, bella, sarà per la sua bellezza ma entra subito in rapporto con gli altri ,è lei che mi fa notare che esistono gli ALTRI, …io e gli altri, Bene, è qui che scopro il compromesso, l’equilibrio, l’accordo, io davanti a te in relazione… Un insieme di relazioni, di amore, amicizia, lavoro, che dire… l’universo è in RELAZIONE.

E ancora una volta si cambia, sopraggiunge l’Otto. Qui sento nascere il MISTERO, non sono capace di dare una forma esatta perché tutto si trasforma. Come liquido scivola via, si nasconde nel buio, lo vedo scavare nei sotterranei, arriva fino al mondo dei morti. Certo che non vuole mostrarsi tutto è un segreto, ma di nuovo il mutamento lo rende manifesto e qui viene alla luce tutta la sua passione, sessualità, che incongruenza! Ma il bello è proprio qui, quando penso di essere morta e sepolta rinasco e sono piena di passione ed eccitazione... Sperimento e sperimento ancora, mai sazia di tanta diversità, gli opposti, morte e rinascita.

E dopo tanto buio, rancori, segreti, nel mio viaggiare trovo il Nove, luce e spensieratezza. È un ricercatore, segue la conoscenza, ricerca la verità, la saggezza . È un avventuriero ed esplora la vita con giocosità. Che cambiamento, poco fa ero immersa nei miei momenti bui, intrappolata nelle mie stesse emozioni ed ora c’è solo gioia! Mi lascio incantare dall’abbondanza, il successo, la fortuna…e mi sento espandere e crescere… Nel benessere proseguo la via del Nove e cerco la mia Guida, i maestri e la verità dentro e fuori di me.

In tutto questo viaggiare incontro il Dieci. Padre…. Ti riconosco come padre. Autorevole, responsabile, concreto, deciso, segue una meta, sicuro di arrivare. In lui vedo la struttura, si, anche l’autorità che tanto rifuggo, ma capisco che senza le ossa e lo scheletro striscerei come un verme, in fondo io sono un essere caratterizzato dalla struttura e faccio il mio meglio per farla funzionare bene. Quindi mi metto al lavoro e con disciplina porto avanti i miei intenti, sicura che la pratica e l’impegno mi libererà dai limiti e mi mostrerà l’infinito..

E finalmente arriva l’Undici. Come lo chiamo? Come lo inquadro? Incapace di essere contenuto in una forma fisica oggettiva l’undicesimo è il futuro, l’inconsueto, vive nell’Alto tra stelle e le galassie, è ALIENO alla terra e ha pensieri impensabili…e intuizioni elevate... Angeli, navicelle spaziali, mondi paralleli, niente è comune alla realtà convenzionale. Libertà, ribellione, stravolgimento totale di coscienza, scopro il mio amore verso questa energia che mi porta lontano da qui… è una porta nell’infinito, con lui viaggio tra mondi e mondi e ancora mondi…ha il potere delle Stelle, e sarà per questo che cerca una sinergia tra il tutto, e crede nella collettività..

Infine...il Dodici. È così impalpabile che mi viene da piangere. È un insieme, un insieme di insieme, elevati Sogni e tristezza senza fine…si dissolve e si disperde in ogni dove comprendendo tutto. È la nebbia che ora mi circonda e mi perdo nel Nulla….è l’ANIMA, la trascendenza, la metamorfosi. Soffre terribilmente se si sente separato e cade nell’angoscia e l’allucinazione.. È l’essenza dell’unione, mi fondo nel tutto. Dopo di lui… posso capire e incamminarmi verso l’Alto o provare ancora a sentirmi Uno, il primo, …. E ricomincio il giro….

Ho sperimentato ogni energia e ogni forza dei 12 Settori, i pianeti, le alleanze, le contrapposizioni, nell’eterno divenire uno e dodici in una spirale che sale dalla Terra al Cielo. Ora noto che qualcos’altro mi sostiene in questo gioco delle parti… è l’amore infinito che regna nell’Universo, negli universi, nel Tutto, ovunque. Dio mi ha dato i suoi pensieri, deve essere così se sono capace di percepire un sottile filo dell’Amore che ho intorno, io sono nella Mente di Dio, e se ciò è vero Lui non mi abbandonerà. Nessuna parola esprime la gioia che nasce dentro me quando sono in ascolto di Colui che mi ha creato. E il gioco è tutto qui, Dio con il suo Amore mi ha creato e mi ha permesso di giocare, ed ora che io non ricordo nulla dell’Amore verso Dio non posso allontanarLo senza darmi una possibilità… Cercherò e cercherò finché non ricorderò e allora l’estasi d’amore non conoscerà attimi ma l’eternità.


Corso Base Annuale di Tocco di Guarigione Astrosciamanica

One Year Basic Course in Astroshamanic Healing Touch

Eremo dei Frati Bianchi, Cupramontana (Ancona, Italia)

26-27 gennaio 2008


Per vedere un video sull’Eremo dei Frati Bianchi, ove si svolge il corso, cliccare
qui.


Il Tocco Astrosciamanico è un metodo di guarigione spirituale inteso a promuovere la percezione dell’unità e a dissipare l’unica effettiva malattia: il senso di separazione. Tramite l’uso sensibile di contatti e posture, eseguite in armonia con i cicli della terra e del cielo, il tocco astrosciamanico lavora nell’intimità dell’anima, rilasciando condizionamenti e rancori, risvegliando il ricordo del proprio intento originario, insieme alla forza dell’amore incondizionato e la chiarezza per procedere con serenità lungo il cammino della vita.

Nel corso di un anno che si terrà presso il meraviglioso Eremo dei Frati Bianchii (Cupramontana, Ancona) scopriremo modi di impiegare il contatto fisico e l’energia delle emozioni per favorire stati d’espansione della coscienza, recuperare parti dell’anima, risvegliare talenti e integrarli nella vita di tutti i giorni. Attraverso pratiche di guarigione derivate dallo sciamanesimo, l’astrologia esperienziale, il cristianesimo, le tradizioni celtiche, mediterranee e orientali, gli insegnamenti di Un Corso in Miracoli, e di altri percorsi spirituali, riceveremo intuizioni e visioni per approfondire il lavoro. Esploreremo inoltre gli aspetti multidimensionali delle relazioni, condividendo modi per canalizzare passioni intense, trasformarle e integrarle in allineamento con il proposito di vita.

Nelle sessioni di gruppo e nel lavoro individuale, questa pratica crea straordinarie opportunità per rilasciare blocchi personali e collettivi, aprendo la via verso il perdono e la realizzazione dei potenziali autentici di ciascun individuo.

Il corso dura un anno e include cinque seminari di due giorni. Ogni seminario tratta un particolare aspetto del lavoro di guarigione spirituale in allineamento con i ritmi stagionali e gli elementi astrologici. Il primo seminario base si tiene a Cupramontana, presso l’Eremo dei Frati Bianchi, in un mitico scenario monastico del secolo XI. dal 26 al 27 gennaio 2008. È possibile prendere parte a questo seminario anche senza partecipare all’intero Corso. Dettagli su questo e altri seminari del Corso sono forniti di seguito.

Per coloro che partecipano all’Astroshamanic Practitioner Training (APT), questo Corso fa parte del programma e include una speciale sessione pomeridiana rivolta agli allievi APT, ogni venerdì precedente il fine settimana di ciascun seminario.

Se desideri ricevere maggiori informazioni sul corso e valutare se è la cosa giusta per te, contatta Franco Santoro o Letizia Moccheggiani. Per prenotazioni o informazioni: Letizia 0731206687 o 3489231998, letizia@astroshamanism.org o info@astroshamanism.org.

Il Programma:

La Via del Tocco Astrosciamanico, 26-27 gennaio 2008

Durante questo primo seminario i partecipanti sono introdotti agli elementi di base dell’astrosciamanesimo, applicati al tocco astrosciamanico e al lavoro di guarigione sul corpo multidimensionale. Il programma include l’esperienza completa dei tre stadi in cui si suddivide il processo di guarigione sciamanica, ed è finalizzato a definire e approfondire il rapporto con lo spirito guida e i propri strumenti di potere. È possibile partecipare anche solo a questo incontro, che funge come introduzione base sia a chi decide di non procedere oltre sia a chi desidera continuare il corso.

I quattro seminari successivi tratteranno le quattro metodologie principali di applicazione del tocco abbinate agli elementi astrologici, ai cicli stagionali e ai segni zodiacali

Il Tocco del Fuoco 29-30 marzo 2008

Questo seminario primaverile tratta il rapporto con l’elemento fuoco e con i segni zodiacali primaverili (Ariete, Toro e Gemelli), e fornisce strumenti per riconoscere, stimolare ed equilibrare il corpo energetico. Il programma include l’esperienza di varie forme di contatto fondate sull’energia vitalizzante e ispirante del fuoco.

Il Tocco della Terra 28-29 giugno 2008

Durante questo seminario estivo l’attenzione è posta sull’elemento terra e sui segni estivi (Cancro, Leone e Vergine), e sull’operatività sciamanica del corpo fisico. Il corpo umano è qui inteso come rappresentazione simbolica di realtà invisibili, che mediante le pratiche del tocco astrosciamanico sono attivate e impiegate per favorire lo scopo di guarigione dell’anima.

Il Tocco dell’Acqua, settembre 2008

Questo seminario autunnale è centrato sull’elemento acqua e sul corpo emozionale o astrale. L’incontro tratta le profonde pratiche di rilascio e trasformazione più tipiche del tocco astrosciamanico, insieme all’esplorazione esperienziale di vicende passate e future deducibili dal rapporto con il corpo.

Il Tocco dell’Aria, dicembre 2008

Questo seminario invernale, allineato con l’elemento aria e il corpo mentale, esamina la sfera delle relazioni multidimensionali e diverse pratiche di tocco astrosciamanico a distanza, mediante l’impiego dell’energia sottile del vuoto, Il programma comprende inoltre il lavoro del tocco mediante il sogno, la connessione con universi paralleli ed elementi di astrologia applicato al tocco astrosciamanico.

Sessioni Individuali. Lo scopo di una sessione individuale è risvegliare, identificare, supportare e implementare la connessione con lo Spirito Guida, o natura multidimensionale centrale, trovare e impiegare strumenti per scoprire e manifestare i propri potenziali, sia a livello della realtà multidimensionale che ordinaria, guarire e rilasciare blocchi che impediscono di realizzare i suddetti scopi. Una sessione comporta un consulto preliminare, cui segue una pratica di guarigione astrosciamanica adatta alla specifica situazione del cliente, e una successiva consultazione per esaminare i risultati dell’esperienza. Alla fine quanto emerge è impiegato per apportare chiarezza e individuare strumenti che il cliente potrà usare successivamente. Ogni sessione è autonoma e si basa sullo specifico problema e intento del cliente. In una sessione Franco impiega varie tecniche, come divinazione, recupero dell’anima, connessione con spiriti guida, viaggi spazio-temporali, esame astrosciamanico della carta natale. Se il cliente lo ritiene utile, è possibile avere sessioni aggiuntive e svolgere programmi di formazione. Franco presta anche sessioni a distanza per telefono, in grado di coprire le stesse tecniche delle sessioni ordinarie e con risultati molto efficaci. Per prenotare o maggiori informazioni contattare: info@astroshamanism.org.

Donazioni per PAN: PAN è disponibile gratuitamente per chiunque desidera riceverlo. Se trovi PAN utile, qualsiasi donazione (piccola, media, grande) è molto apprezzata (per informazioni contattare info@astroshamanism.org). Le donazioni c’incoraggiano a continuare su questo sentiero. Anche altre forme di contributo, come articoli, condivisioni, apprezzamenti, sono molto graditi.

PAN on-line: Una versione ridotta di PAN è disponibile in rete. La versione inglese è a http://panissue.blogspot.com/, quella italiana a http://panitalico.blogspot.com/, mentre quella spagnola a http://panhispano.blogspot.com/. Per ricevere le versioni integrali in qualsiasi lingua, basta richiederle.

CALENDARIO PROSSIMI PROGRAMMI. Per il calendario completo e aggiornato digitare qui. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.astroshamanism.org o contattare Franco info@astroshamanism.org. Per prenotare i seminari della Findhorn Foundation, tenuti in Scozia, contattare bookings@findhorn.org o Bookings, The Park, Findhorn IV36 3TZ, Scotland. Tel. +44(0)1309/691653. Per prenotare gli altri seminari, rivolgersi al recapito degli organizzatori fornito accanto ai dati dell’evento.

Portali Multidimensionali dei Sensi, La Via del Tocco Astrosciamanico,

Eremo dei Frati Bianchi, Cupramontana (Ancona) 26-27 gennaio 2008

Corso Annuale di Tocco Astrosciamanico di Guarigione (vedi spazio sopra)

Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti al tocco astrosciamanico e al lavoro sul corpo multidimensionale. (Vedi informazioni nell’ampio spazio sopra). È possibile partecipare anche solo a questo incontro, che funge come introduzione base sia a chi decide di non procedere oltre sia a chi desidera continuare il corso. Informazioni: Letizia Mocheggiani +39 0731206687 o 3489231998 o zone25@tele2.it.

The Foundation Training in Astroshamanism

Findhorn, 23-29 febbraio 2008, A Journey into the Inner Universe

Findhorn, 1-7 marzo 2008, The Voyage through the Zodiac

Cupramontana (Ancona), 29-30 marzo 2008, Il Tocco del Fuoco (vedi informazioni nello spazio sopra)

Findhorn, 10-17 maggio 2008, The Blessed Way of Passion



[i] Per informazioni su Fly, rivolgersi a Letizia letizia@astroshamanism.org

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