Sunday, February 17, 2008

PAN Italico - n. 77


PAN Italico

Edizione italiana di PAN (Provisional Astroshamanic News), Ezine del Sacred Cone Circle

17 febbraio 2008, numero 77

Redazione: Franco Santoro, Cluny Hill College, Forres IV36 2RD, Moray, Scozia, Regno Unito. (+44(0)1309-672289. E-mail info@astroshamanism.org Website: www.astroshamanism.org Redazione italiana: Anna Luna. Redazione spagnola: Susana Sanz.

© Franco Santoro, 2007. Tutti i diritti sono riservati. Per informazioni sul copyright vedi nota a fin di pagina.

Traduzione parziale dall’originale inglese all’italiano a cura di Anna Luna.

L'edizione integrale e originale in inglese con ulteriori temi e articoli è inviata su richiesta (rivolgersi a info@astroshamanism.org)


Cos’è l’astrosciamanesimo? (per una breve risposta digita qui)


Questo PAN è dedicato al segno dei Pesci, l’estremo portale e concentrato astrologico di tutti i segni precedenti. Come risultato, questo segno può in apparenza essere troppo, proprio come questo PAN, che è probabilmente il più lungo pubblicato finora. Indi sarò breve, nell’articolo d’apertura, s’intende.

Il viaggio attraverso lo zodiaco dall’Ariete ai Pesci è la celebrazione del Mistero dell’Amore. E poiché qui Amore è inteso come Totalità, Unità e, in definitiva, Dio, il cerchio zodiacale (ossia l’equivalente astrologico del ciclo cristiano o anno liturgico) è anche la celebrazione del Mistero di Dio. Dio, ossia l’Amore, è con noi dovunque andiamo. Per questo anche se sono alla ricerca di Dio e/o dell’Amore come se l’avessi perduto, esso continua a camminare al mio fianco o, forse più esattamente, dentro di me. Non devo in vero fare niente di speciale per guadagnare quest’Amore. Dio e l’Amore non possono essere conquistati dalla mia bontà. Dio mi ama sia quando sono buono sia quando sono cattivo. Dio ama il santo come il peccatore. L’unica differenza è che il santo sa che Dio lo ama, mentre il peccatore non lo sa, ed è questo che genera sofferenza e incomprensione. L’amore non mi abbandona mai indipendentemente da come mi sento e da cosa faccio. Questa è la gran consapevolezza esperienziale che matura alla fine del viaggio nei Pesci. Quello che ho sempre disperatamente cercato è in realtà sempre stato con me, e sempre lo sarà.

C’è una sola cosa che può tenere l’Amore e Dio fuori della nostra vita ed è la convinzione di non essere amati, di essere separati, di non essere parte del Tutto, che è Amore e Dio. Sì, è vero che a volte le cose possono diventare assai dure e confuse per molti di noi sul sentiero, specialmente quando ci sembra di perdere la connessione con amici, luoghi o situazioni che rappresentano quell’Amore, quando non possiamo vedere o toccare più le loro forme esteriori, e ci sentiamo abbandonati. E questo causa il dolore più grande, perché in quei momenti crediamo che anche l’Amore è perduto, che non meritiamo più di essere amati. Avvicinandoci all’ultimo varco del sentiero dello zodiaco, possiamo decidere di dissolvere questa credenza ormai superata, che ha prodotto solo sofferenza sulla terra. L’Amore non può essere perso. L’Amore può essere solo provvisoriamente dimenticato. E tutti i nostri amorevoli incontri nella vita ci ricordano che siamo amati, che non abbiamo bisogno di fare niente per meritare di essere amati, e che continueremo ad essere amati, nei secoli dei secoli.

Benedizioni in questo periodo quaresimale!

E… per concludere, raccomando l’imminente Findhorn Foundation Training in Astroshamanism, con i suoi due seminari: A Journey into the Inner Universe (23-29 February 2008) and The Voyage through the Zodiac (1-7 March 2008), e altri eventi, incluso il Raduno Astrosciamanico Estivo ad Assisi, menzionati nel calendario in fondo a questo lungo PAN.

Con amore, Franco

Immagine: dipinto di Cristina Piccioni, intitolato Barbagli di luce tra i rami, tra foglie sospese, tra foglie che volteggiando, lasciano dietro di loro una scia.


Il Bacio di Giuda di Franco Santoro

Pesci, il dodicesimo segno, completa il ciclo astrologico e lo porta al culmine. Il suo glifo, con due semicerchi opposti uniti da una barretta, mostra un ovvio dualismo, benedetto tuttavia dalla presenza aggregante di una terza parte. Il glifo rappresenta anche un portale verso l’ultima, cruciale e complessa zona dello zodiaco. Qui la coscienza straripa dai suoi sterili limiti, riversandosi nel mistero della profondità multidimensionale, la corrente continua di amore incondizionato o, in termini biblici, il Regno di Dio. Il viaggio attraverso i Pesci offre il più ampio scenario di benedizioni, come pure di rancori. Padroneggiare i Pesci è la sfida finale sul sentiero della guarigione. Coloro che hanno successo in tale valorosa impresa potrebbero non tornare più a questa realtà separata, a meno che compassionevolmente scelgono di aiutare gli altri e operare come Bodhisattva. L’essenza di un Bodhisattva è espressa in questi versi di un importante testo del buddhismo tibetano “Sino a quando esisterà lo spazio e sino a quando vi saranno esseri viventi, sino ad allora possa anch’io essere presente, per poter eliminare le sofferenze del mondo” (Bodhisattvacharyavatara,10:55).

Tenendo presente che può essere possibile fornire un utile aiuto anche senza tornare indietro, il fatto di non offrire assistenza al nostro mondo separato, o Configurazione Umana Arbitraria (CUA), non denota automaticamente mancanza di compassione. La natura illusoria di CUA è tale che, una volta che il ricercatore emerge nel regno dell’unità, la separazione diventa inconcepibile, mentre il mondo frammentato CUA nel quale prima credeva di vivere svanisce a tutti i livelli. Brandelli di memoria rimangono, ma solo come fugaci distrazioni, incubi momentanei, non degni d’attenzione e ben presto cancellati per sempre. Il ricercatore si sveglia da un sogno e non c’è un modo o un punto per tornare al sogno, a meno che non decide di addormentarsi di nuovo, il che in ogni caso lo farà finire in un sogno diverso, forse con personaggi paralleli, ma che recitano altri ruoli.

I Pesci sono il portale sia del risveglio sia del sogno, della chiarezza e del caos, della redenzione e della dannazione, l’onnipotente varco, che annuncia l’estremo sacrificio dell’ego e la redenzione dell’anima, oppure un altro riciclaggio dell’ego e la perdita dell’anima. In qualunque caso, persino se l’anima si perde di nuovo e l’ego continua a governare supremo, nei Pesci rilascio e dissoluzione sono inevitabili.

Mentre con l’Acquario le vecchie strutture e tutto ciò che non serve più è scosso e frantumato, con i Pesci c’è un periodo di preparazione, un intermezzo per sbarazzarsi dei detriti dell’irrisolto e creare il nuovo. Tuttavia, se questo non accade, e il nuovo si mescola con il non risolto, seguono confusione e allucinazioni, che è la famosa ombra dei Pesci. A causa del suo ruolo cruciale, il periodo dei Pesci ha sempre rivestito una funzione iniziatica, che nella Cristianità è riflessa nel periodo purificatorio della Quaresima, culminante con la Pasqua. In quest’ottica i principali seminari astrosciamanici, come Foundation Training in Astroshamanism, negli anni passati sono stati tenuti in questo periodo, e quest’anno precisamente dal 23 al 29 febbraio 2008 (prima settimana - A Journey into the Inner Universe) e dal 1 al 7 marzo 2008 (seconda settimana - The Voyage through the Zodiac).

Il segno dei Pesci è il più controverso, e qui non mi riferisco a coloro che nell’astrologia tradizionale sono definiti Pesci. Ognuno di noi ha una zona Pesci nella sua identità, indipendentemente dal fatto che il segno dei Pesci sia prominente o meno nella carta. Si tratta di un’area di sacrificio e disintegrazione, uno spazio in cui tutti i presupposti e le certezze si dissolvono, di fronte a un profondo senso di vuoto, che è la soglia del regno dell’unità, Dio, l’Amore incondizionato che tutti noi autenticamente desideriamo. Tuttavia su questa soglia amore e paura, santità e dannazione, e tutti i possibili opposti, rappresentano l’ultimo atto del gioco. Uno a uno inevitabilmente emergono, e definitivamente si uniscono nel loro pristino mazzo di carte, rimescolandosi e preparando tuttavia un’altra vana partita.

I Pesci segnano l’ultimo cambiamento, il completamento di un ciclo, l’annientamento d’ogni forma precedente e il trasferimento dell’essenza nel ciclo seguente. Agli occhi del CUA il ciclo conclusivo può apparire come un segno di desolazione, sacrificio, abbandono o addirittura tradimento. Dalla prospettiva interiore è in verità il segno della vera illuminazione, un’inversione di marcia nella coscienza, dove le cose sono viste capovolte o in modo controverso, proprio come la carta dei tarocchi dell’Appeso, tradizionalmente associato a Nettuno, il governatore dei Pesci, ed anche a Giuda Iscariota, il più famigerato dei 12 apostoli.

Sebbene siano date diverse corrispondenze per l’associazione dei 12 apostoli ai segni dello zodiaco, tutte sembrano concordare nell’assegnare Giuda ai Pesci. Un riferimento tradizionale si trova in Matteo 10.2-4: “Ora i nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo, Simone, detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo, e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo di Alfeo, e Lebbeo, chiamato per soprannome Taddeo; Simone il Cananita e Giuda Iscariota, che poi lo tradì”. Di conseguenza Ariete, il primo segno dello zodiaco sta per Pietro, il primo e il più importante degli apostoli, mentre Pesci, il dodicesimo segno è associato a Giuda Iscariota, l’ultimo e il più tristemente famoso degli apostoli.

Tra gli apostoli Giuda ovviamente si distingue come il più singolare. Oltre a essere l’unico apostolo privo di santità è anche uno degli uomini più disprezzati e condannati della storia. Quando ho letto per la prima volta dell’assegnazione di Giuda ai Pesci, rifiutai di accettarla, perché la ritenevo un’ingiustizia per i nati di quel segno. Dopo aver ponderato il problema, pensai che il dodicesimo apostolo, analogamente al dodicesimo pianeta descritto da Zecharia Sitchin, potrebbe identificare una zona controversa di CUA. Al principio l’ho pensato collegandolo a Maria Maddalena, che in questo caso sarebbe stata il vero, ma innominabile, dodicesimo apostolo, quello che sembrava non sapere come amarlo (I don’t know how to love him, clicca qui per la famosa canzone di Jesus Christ Superstar, 1973). Tuttavia questa considerazione era ancora basata sul mio presupposto che Giuda fosse cattivo e che sarebbe stato ingiusto per un segno dello zodiaco essere associato a lui.

Tutti i Vangeli ufficiali e le cronache cristiane mostrano Giuda come un traditore che consegnò Gesù a coloro che lo crocifissero. Per “trenta pezzi d’argento” tradì Gesù identificandolo con un bacio in presenza dei soldati romani. Più tardi restituì il denaro e si suicidò (clicca qui per la scena della morte di Giuda in Jesus Christ Superstar, 2000). Tutto questo sembra davvero troppo da sopportare per i Pesci, tuttavia il punto è che i Pesci sono anche maestri di farsa e commedia.

Il Vangelo di Giuda, scoperto e autenticato recentemente, fornisce una visione alternativa (clicca qui per vedere l’omonimo filmato del National Geographic). Questo testo descrive Giuda come un traditore strategico che agì su richiesta di Gesù. Secondo questo testo Giuda viene descritto come il discepolo più vicino a Gesù e l’unico in grado di comprendere davvero il lavoro di Cristo. Nel passaggio più controverso Gesù dice a Giuda, “Tu sarai al di sopra di tutti loro. Perchè tu sacrificherai l’uomo che mi riveste”. Per occhi convenzionali questo è tradimento, ma tra Gesù e Giuda è un accordo sacro. Una visione simile viene data nel romanzo di Nikos Kazantzakis, L’Ultima Tentazione di Cristo e nell’adattamento cinematografico di Martin Scorsese (clicca qui per un trailer), in cui Giuda, come il più intimo amico di Gesù, compie il destino di Cristo di morire sulla croce e diventa il catalizzatore dell’evento che secondo la cristianità ha portato la salvezza a tutto il genere umano.

Nei Vangeli canonici Gesù dichiara “Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!” (Marco 14:20). Data l’accusa di “traditore” di Gesù, Giuda ha sicuramente avuto un terribile destino in questo mondo. Tuttavia la parola greca paradidomi, usata diverse volte nel Vangelo, il cui significato è in primo luogo “cedere, consegnare” o “trasmettere come pure rimettere a per prendersi cura di” e secondariamente “tradire”, viene tradotta “tradire” solo in relazione a Giuda e “cedere, consegnare” in tutte le altre circostanze.

Il punto per me in questo caso non è alimentare futili controversie riguardanti la riabilitazione di Giuda. Dopo tutto anche la Chiesa Cristiana tradizionale ammonisce di non demonizzare la malizia di Giuda. “Egli è stato scelto da Cristo per essere uno dei dodici. Questa scelta, può essere detto in modo sicuro, implica alcune buone qualità e il dono di grazie non da poco.” (The Catholic Encyclopedia). Lo scopo qui è esplorare umilmente la natura intima dei Pesci. Poiché rappresenta la parte finale del viaggio mi aspetto che, almeno per quelli di noi che sono ancora sulla via del ritorno, qualcosa di molto misterioso e incomprensibile possa accadere a questo punto. Nei Pesci deve esserci un passaggio verso la disintegrazione, una zona “Polvere sei e polvere ritornerai”, che potenzialmente può liberarci infine dalla percezione della separazione. Qui l’ego può senza dubbio disintegrarsi, annientando ogni traccia di paura e dolore, e svelando l’immacolata realtà dell’amore. Tuttavia, se crolliamo per il terrore che quella disintegrazione apparentemente implica, può accadere radicalmente l’opposto, come essere inghiottiti ancora una volta dall’ego e riciclati nel mondo separato.

Il bacio di Giuda sta all’ingresso dei Pesci, una soglia d’inevitabile dissoluzione, che rappresenta sia il culmine della miseria sia il trionfo dell’amore. L’ego è destinato al dolore, alla paura e all’auto-distruzione, ed è ciò che continua a riciclare ripetutamente. Sulla soglia finale dei Pesci affrontiamo il culmine di questa paura. Qui possiamo soccombere soli nella paura più profonda, fornendo concime al mondo separato, o trovare solido rifugio nel Dio amorevole, svegliandoci al vero mondo. In ogni caso, il mondo separato non sarà mai in grado di cogliere il mistero di questa zona cruciale. Qui ci abbandoniamo alla genuina totalità del nostro essere, e anche se il mondo ci maledice o ci santifica, se siamo celebrati come salvatori o condannati come traditori, troveremo rifugio nell’Amato e sveleremo infine il vero desiderio del nostro cuore.

Dio è un mistero, e la vita, come ognuno di noi, è pure un mistero. Tutto quello che dobbiamo fare è permettere al mistero di rivelarsi e lasciare che ci sia. Così permettiamo a Dio di essere Dio, e accettiamo di stare alla sua presenza, e alla presenza di chiunque ci circonda, inclusi noi stessi. Quest’attitudine si sviluppa attraverso la pratica regolare, distaccandosi provvisoriamente e ripetutamente dal dramma della realtà consensuale CUA. La chiamata finale dei Pesci è diventare completamente svegli al mistero, rivelare noi stessi perdendoci nella totalità dell’esistenza, per scoprire la nostra parte decisiva in questa totalità, e ricevere infine il Bacio di Dio.


Una Breve Cronaca di Dissoluzione di Franco Santoro

Nelle passate settimane ho sperimentato tre episodi di dissoluzione Pesci, che io considero come la disintegrazione delle forme visibili finalizzata ad accedere alla forma interiore. Due si sono verificati durante il ritiro all’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana (vicino a Jesi). I nostri rituali durante il seminario comprendevano la celebrazione di entrambi i misteri cristiani, esteriori ed interiori. Il mistero esteriore è stato onorato mediante le pratiche cattoliche ufficiali, come il Rosario e la Liturgia delle Ore, seguiti dalla celebrazione del mistero interiore, che implica una connessione intima diretta con Dio, priva di qualsiasi formalità esteriore. Nel pomeriggio di sabato, dopo la recita del Rosario, ho riposto il mio rosario in tasca, e sono entrato nei misteri interiori. Quando, alla fine della pratica, ho preso di nuovo in mano il rosario, ho notato che la parte inferiore della croce si era rotta. Ho guardato dappertutto, senza trovare alcuna traccia del pezzo mancante, come se si fosse volatilizzato. Questo mi ha lasciato una profonda sensazione di disagio. Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Era un segno che non ero autorizzato a recitare pubblicamente il rosario? Con queste sensazioni mi sono ritirato nella mia stanza e ho passato un po’ di tempo pregando e riflettendo. Nonostante tutti i miei dubbi, sentivo la presenza di Dio nel cuore e una profonda benedizione. Ho guardato allora che cosa era rimasto della croce, e mi sono accorto che aveva adesso la forma di una croce Tau.

Il Tau è l’ultima lettera dell’antico alfabeto ebraico e significa letteralmente croce. Questa lettera gioca un ruolo importante nel misticismo ebraico, poiché porta con sé le energie di tutte le precedenti lettere ed è una rappresentazione dell’interezza della vita. A questo riguardo è associata ai Pesci, come ultimo segno dello zodiaco, che porta al completamento tutti gli aspetti dell’esistenza. Un riferimento nella Bibbia si trova in Ezechiele 9:4 “passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un TAU sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono”. San Francesco d’Assisi era molto devoto al Tau e, dopo l’elogio del Tau di Papa Innocenzo, lo adottò come sua firma ed emblema dell’Ordine Francescano.

E Assisi, città natale di San Francesco, sarà il luogo del prossimo Raduno Astrosciamanico Estivo! (Vedi dettagli nel calendario).

Il giorno seguente, domenica mattina, abbiamo recitato le preghiere del mattino e gl’inni della Liturgia delle Ore, impiegando di nuovo prima il rito ufficiale ed entrando successivamente nel mistero interiore. Durante quest’ultima fase, il portacandele con l’immagine di Gesù ha preso fuoco, bruciando l’icona del Cristo. Sono rimasto di nuovo turbato. Da una parte ho pensato che stavamo facendo qualcosa di deplorevole o demonico, e che Gesù bruciato fosse un’ammonizione a questo riguardo. D’altra parte ero consapevole che l’energia e tutte le persone presenti nella stanza si trovavano in uno spazio d’amore e pace profondo, che percepivo come la presenza interiore di Dio. Più tardi è stato interessante notare che l’unica parte dell’immagine di Gesù che non si era bruciata erano le mani sul cuore.

La terza esperienza di dissoluzione ha avuto luogo a Edimburgo, dove sono andato il fine settimana successivo. In quell’occasione ho visitato tre chiese. Una era The Mansfield Traquair Centre, conosciuta anche come la Cappella Sistina di Edimburgo, la prima chiesa della Chiesa Cattolica Apostolica, un vibrante movimento cristiano sorto alcuni secoli fa. Questa chiesa era governata da 12 apostoli, e caratterizzata da una liturgia molto gioiosa che si riflette nelle belle pitture murali ricche di colore, accuratamente restaurate grazie all’associazione che attualmente gestisce il Centro. La caratteristica principale delle decorazioni dipinte da Phoebe Anna Traquair è la totale assenza d’immagini di sofferenza e dolore, così che, sebbene la vita di Gesù sia rappresentata dettagliatamente, non c’è alcun riferimento alla crocifissione, alla flagellazione o ad altri episodi dolorosi. Un’altra caratteristica dei dipinti è il gran numero di angeli. Nella pittura centrale si vedono degli angeli che vanno incontro gioiosamente alle anime dei morti adulti, mentre dei piccoli angeli accolgono le anime dei bambini. La Chiesa Cattolica Apostolica è una delle poche chiese che intenzionalmente ha scelto di sciogliersi e cessare la sua attività. Questo è avvenuto con la morte dell’ultimo apostolo. Di conseguenza l’intera congregazione gradualmente è scomparsa. La chiesa di Edimburgo fu chiusa, e tutti gli arredi, ad esclusione delle pitture murali e dei vetri colorati, sono stati donati ad altre chiese. L’altare maggiore è ora in St Mary Metropolitan Roman Catholic Cathedral, il Sacrario Nazionale di Sant’Andrea, patrono della Scozia, che è la seconda chiesa che ho visitato. Anche questo è un luogo molto luminoso, pieno di coloratissime immagini di Maria e numerosi angeli. Questa chiesa è la cattedrale cattolica romana della città.

La terza chiesa che ho esplorato è, a dire il vero, una chiesa invisibile o nascosta, che esiste probabilmente soltanto in non-CUA, la realtà non ordinaria, o un universo parallelo. Sin dall’adolescenza ho sognato una misteriosa cappella a Edimburgo. Un mese fa ho visto un film, A Woman in Winter, (clicca qui per un trailer) che tratta di universi paralleli, argomenti oscuri, buchi neri, viaggi nel tempo, il tutto ambientato nel gotico scenario invernale di Edimburgo. In una scena del film, mentre i due protagonisti camminano nella vecchia Edimburgo, un uomo in un vicolo li invita a seguirlo e ascoltare un discorso. Con una certa riluttanza la coppia accetta, e l’uomo li conduce in una misteriosa cappella dove sta parlando una donna alta ed elegante. E lei dice “Siamo tutti in qualche modo il prodotto della nostra conoscenza. Più impariamo più la nostra autostima diminuisce. Siamo mortali. Non siamo Dei. La morte mette da parte le nostre illusioni. Siamo esseri morali – possediamo dignità assoluta. Siamo umili. Comprendiamo…che siamo su questa terra e indegni per sempre del paradiso che abbiamo inventato. L’umiltà è la scienza della tristezza… Non abbandonare mai il coraggio che viene dalla disperazione. Tieni uno specchio davanti al tuo Universo e vedrai l’unica verità che importa…” Poi si ferma un momento e aggiunge “L’Amore è l’unica verità. L’Amore è proprio qui davanti a te. L’Amore è la tua unica ragione di vita”.

Tutto questo mi ha incuriosito, perchè la cappella del film e l’accesso attraverso il vicolo combaciavano con le mie visioni. Quando la settimana scorsa sono ritornato a Edimburgo ho deciso di esplorare le viuzze della città vecchia in cerca della Cappella. Dopo diversi tentativi ho trovato un vicoletto con un’antica iscrizione “Mary’s Chapel”. Sono entrato nel vicolo ma non sono riuscito a vedere nessuna cappella, almeno con gli occhi fisici, sebbene abbia sentito vividamente la sua presenza a un altro livello. Il lunedì successivo ho deciso di visitare quella Cappella in un viaggio sciamanico, e recitare un intero rosario all’interno della Cappella invisibile, mentre ero fisicamente nella mia stanza. Durante la seconda decade di Ave Maria, mentre muovevo le dita sul rosario, ho udito un suono ritmico. Uno ad uno i grani del rosario cadevano sul pavimento finché me ne sono rimasti in mano soltanto pochi. Ho continuato a recitare le preghiere senza aprire gli occhi, con trepidazione tuttavia per la rottura del rosario. Ho rivisitato ancora una volta tutte le mie paure di non essere autorizzato a stare alla presenza di Dio e di Maria, di fare qualcosa di sbagliato, ecc. Sebbene fossi preda di queste paure, ho sentito un tocco caldo e rasserenante sul cuore, mentre lacrime sgorgavano dai miei occhi. E questo mi ha dato la certezza che Dio, come anche Sua Madre, erano là con me, come erano sempre stati. Analogamente a quanto era accaduto all’Eremo, la forma esteriore si era dissolta per dare spazio alla forma interiore, l’accesso al mistero.

Onoro profondamente tutte le forme esteriori, le chiese visibili, i templi e gli oggetti religiosi, come pure tutte le sorelle e i fratelli visibili, gli animali, le piante, le pietre, la terra e le stelle. Sono grato perché la loro sacra presenza mi permette di scoprire la loro essenza interiore, che è anche la mia e la nostra. Ancora non so se quello che faccio è buono o cattivo, e metto in discussione la mia motivazione e accetto le mie trepidazioni. Quando affronto il mistero tutte le mie certezze cadono una ad una, proprio come i grani del rosario. E nonostante tutti i miei errori e peccati, ostinatamente decido di abbracciare il mistero, e arrendermi alla presenza dell’Amore di Dio. Amen

Note sull’APT e il Corso di Tocco Astrosciamanico (25-27 gennaio 2008) di Letizia Mocheggiani

Arriviamo all’Eremo venerdì nel primo pomeriggio. Siamo in tanti. L’Eremo si apre ai nostri occhi, semplice e nudo così come appare, con un ampio spazio verde e fontana zampillante nel silenzio, nei miei occhi appare l’immagine della prima volta che lo vidi, circa 30 anni fa, immerso nei grovigli verdi, dove solo un tenue ma costante suono di acqua riempiva l’aria, dove una folta vegetazione si arrotolava nei miei piedi chiedendomi di restare.... E mura sgretolate e scritte colorate e attimi di pace m’invadevano la vista e il cuore lasciandomi senza parole ………e ancora nulla sai di come si muove lo scopo del mondo…

Siamo entrati e dopo aver preso i nostri posti siamo partiti per l’avventura..

19 presenze compreso Franco, tutti pronti a condividere l’APT, corso specializzato volto a formare persone che intendono lavorare con gli altri.

Il pomeriggio è stato intenso. Franco ci ha fatto collegare con il nostro respiro e con il Punto Centrale dove si dirigono tutte le forze, un punto in comune con tutto e tutti, Dio. Siamo rimasti in questo Spazio e abbiamo provato la certezza d’avere tutti la stessa origine, lo stesso destino, lo stesso presente. Alcune dolci musiche ci hanno accompagnato lungo il percorso di consapevolezza e silenzio, dove ognuno ha cercato il proprio Dio Interiore e ha stretto contatto con Lui…Franco ha poi parlato del luogo dove ci trovavamo, luogo costruito con lo scopo di contattare il Divino, dove la preghiera era la pratica principale, ci siamo collegati ed abbiamo riconosciuto il passato, le persone che ci hanno dimorato e la loro opera di collegamento con il Divino…infine ci siamo riconosciuti pronunciando i nostri nomi e poi partiti con la lezione….abbiamo continuato fino a tardi , il freddo nonostante il riscaldamento si insinuava nei nostri corpi e ci costringeva a pensare alla materia.. infine la stanchezza ha concluso la serata.

Molti sono rimasti all’Eremo ed hanno sperimentato la pace della notte stellata, il silenzio delle pesanti mura e l’invisibile sempre presente… io purtroppo non ho avuto questo piacere e poco posso dirvi della notte…solo la presenza dei miei passi che lentamente si allontanavano illuminati dal brillare degli Astri nel Cielo.

Il sabato è partito con piccoli intoppi, ritardi e confusione che ha rallentato l’inizio, un fruscio di base rendeva lento e incomprensibile l’avvio della giornata, e poi è andata.. 21 presenze, con i nuovi arrivi!

Durante tutta la mattinata siamo rimasti collegati con il nostro Dio Interiore, con le nostre passioni, abbiamo riconosciuto i nostri momenti della vita in cui abbiamo avuto molto coraggio e la nostra vita è cambiata, ed anche momenti in cui il teatro era vuoto, tutto è finito e siamo rimasti soli e ci siamo sentiti soli e abbiamo sofferto finchè abbiamo ritrovato la strada che ci conduce al regista…

Pausa pranzo, ……. Il pranzo è stato servito in una piccola sala dove due tavoli di legno si “ legavano” tra loro creando intimità e senso di amicizia… ma visto il bellissimo sole che fuori si irradiava ovunque alcuni di noi sono usciti e si sono seduti qua e là lasciandosi accarezzare dal tocco del vuoto e dalla sua sensualità….Io ho sperimentato questo Tocco pieno di gioia e l’ho condiviso con alcune amiche, parlando serenamente e non… dei nostri progetti e direzioni..

Nel pomeriggio Franco si è addentrato nel lavoro profondo di guarigione, e come spesso accade molti rancori, paure, ansie e ribellioni si sono messe in mostra ed ognuno ha sperimentato ed affrontato i propri demoni.. Io ho notato un profondo coraggio nel gruppo, nonostante il dolore che veniva fuori e la voglia inconscia di abbandonare tutto e scappare il gruppo è rimasto integro ed ha resistito, mostrando la forza ed il potere della volontà e prima di tutto l’amore ed il rispetto verso Franco che senza esitazioni ci ha condotto verso il Centro, Dio, l’ ICM, con la recitazione di un Rosario completo, con preghiere in Italiano, latino e aramaico, riportandoci al nostro primitivo senso di separazione da Dio e dal Divino.

E’ stato un momento intenso e toccante, che mai cancellerò dalla mia mente, ed oggi, dopo giorni di distanza comprendo il senso di tutto e costantemente ringrazio Franco ed il gruppo per il profondo amore che mi ha trasmesso.

La serata è stata lunga e piena di spiegazioni e pratiche di tocco. Fino a tarda notte abbiamo continuato a pregare e cantare. Non ci siamo fermati neanche quando Franco con stupore ha osservato che il suo rosario si era spezzato. Un braccio della Croce si era diviso mostrando una nuova forma a T….

A mezzanotte ho lasciato il luogo, con molto dolore, avrei voluto rimanere e ascoltare il suono dell’invisibile, solo per un attimo ho condiviso il Cielo con alcune amiche, la trasparenza delle Stelle, la brillante luce di Orione che senza timore invia segnali all’Universo… infine una buia strada mi ha condotto alla vita, dove un caldo letto mi ha accolto permettendomi sogni senza immagini…………..

Domenica, arrivo molto presto credendo di avere spazio per me.. invece entro nella sala e trovo uomini in preghiera.. mi unisco a loro, con gli occhi chiusi continuo a lungo senza capire cosa… infine un meraviglioso canto di Alleluia si apre ..con gioia decido di aprirmi e ascolto l’insieme delle voci che si uniscono al canto… è qui che con meraviglia scopro e ascolto l’invisibile! Ho visioni di Frati che si uniscono a noi, ascolto le mura, le pietre che ringraziano con rispetto il nostro lavoro… Un’energia elevata mi assale e i miei occhi piangono immensamente, sento scendere le Benedizioni su di me, su di noi, sulla nostra forza e tutto diventa UNO..

Non oso aprire gli occhi e rimango nel mio silenzio mentre intorno a me un amorevole coro si sprigiona.. e ancora che dire dello scopo nascosto di ogni cosa… del nostro Intuito, del nostro seguire …del Divino sempre presente……..

La giornata inizia ufficialmente e ancora una volta succede… La candela con il viso di Gesù si brucia, anzi, semplicemente si brucia solo il viso di Gesù…. Ci arrendiamo alla situazione e accettiamo lo stato così com’è senza sapere lo scopo di nulla…………….

Pratiche di Tocco, individuali e di scambio, spiegazioni sul potere del Padre, della Madre e dello Spirito Santo, scene illustrate…condivisioni di lavoro, confessioni………tutto è nell’aria , ma in me rimane il primo senso della giornata, non conosco lo scopo di nulla e ancora, secondo il Corso in Miracoli che Franco ci legge, “ sono determinato a vedere” , “ più di ogni cosa io voglio vedere”.

Nei tocchi scopro quanto siamo collegati, niente è diviso e l’illusione ci confonde facendoci cadere nella paura e nel terrore… e qui vedo infine i demoni che se ne vanno, abbandonano il luogo, e senz’altro la mia mente ed i miei pensieri…e in fondo cosa sono i demoni se non il mio ego che costantemente mi trattiene nella paura……..vedo nascere una stella, sarà il mio nuovo cuore?

E chiudiamo i lavori con una dolce musica dell’anima, ci colleghiamo con il lavoro fatto, chiediamo di integrarlo nella nostra vita, ci colleghiamo ancora con il luogo, con coloro che l’hanno costruito, con i Fratelli, gli amici, e con il nostro presente, e ci apriamo anche al futuro, a ciò che ci aspetta fuori, e il silenzio ci avvolge e ci accompagna……….le nostre mani si aprono ad un tocco futuro, con fiducia si muovono e creano, e benediciamo noi stessi nel futuro!......... e tra un mese ricorderemo questa benedizione che viene dal passato..

Ci alziamo e ci scambiamo tocchi e abbracci, intensi scambi di pace e amore, scompaio tra le braccia dei miei amici e divento nulla, bolle nell’aria…….mi perdo tra passato e futuro finché non incontro Franco, Anima nel mio cuore.

Ringrazio tutto il gruppo, così intensamente preparato ad un delicato lavoro, e come sempre siete nei miei pensieri e sogni, ringrazio Franco e la sua pura essenza libera da ogni forma di condizionamento. Ringrazio Paolo e Pat che mi hanno permesso di rivivere le forti emozioni con l’aiuto della loro registrazione vocale e visiva……..e ringrazio il mio Intuito, sempre presente, che segue l’infinito filo di Arianna che Dio ha tessuto………

E dopo una settimana posso vedere come il lavoro di guarigione continua la sua opera portando miracoli ovunque…e credeteci pure. Letizia

Note dall’Eremo di Christine Dreifus

È sempre una mezza avventura per me partecipare ai seminari di Franco, forse fa parte del compito o serve a dimostrare il mio intento, e questa volta non è stato diverso. Innanzi tutto non avevo idea se sarei stata in grado di partecipare al primo seminario sul tocco e all’APT in Italia, dato che non ho attualmente un’occupazione e la mia disponibilità economica è limitata. Ho anche dovuto chiedere in prestito ad un’amica i soldi per il biglietto del treno, ma alla fine ce l’ho fatta.

Come al solito in Italia i treni sono sempre un po’ in ritardo, così avevo solo 20 minuti per cambiare treno a Milano e non avevo ancora il biglietto per il tratto Falconara-Jesi, perché il biglietto non poteva essere emesso da Zurigo. Così ho chiesto su tutti i treni su cui sono salita, ma ovviamente non era possibile. Il treno da Milano era affollato di pendolari che andavano a casa a Bologna. Il controllore mi ha detto di fare il biglietto alla macchinetta a Falconara, ma quando ho chiesto se saremmo arrivati in orario, ha semplicemente alzato le spalle in un modo molto italiano, facendomi capire: no, siamo già in ritardo. Naturalmente siamo arrivati con 15 minuti di ritardo e ho avuto appena il tempo di trascinare il mio trolley nel sottopassaggio, inciampando su per le scale, e scaraventare la mia roba sul treno, che era stato chiamato almeno quattro volte mentre io correvo, ma che mi aveva magicamente aspettato. Per essere sicura ho chiesto al capostazione se era il treno per Jesi, ed egli mi ha urlato qualcosa come “Dannazione lo è, sali, sta aspettando solo te!”

Ho ansimato senza fiato per tutto il viaggio fino a Jesi, per tutti i 15 minuti della corsa. Pensavo solo, che fortuna non dover passare la notte a Falconara, perché era l’ultimo treno. A Jesi la stazione era vuota, tranne una coppia di mezza età che mi ha salutato in russo, (dobro?) e alcuni ragazzi dall’aspetto poco raccomandabile, che ho superato rapidamente, solo per scoprire che non c’erano taxi disponibili. Come Letizia aveva detto, il mio B&B era molto vicino alla stazione e non ero affatto preoccupata. Sono entrata nel bar ancora aperto e ho chiesto indicazioni, che mi sono state date molto velocemente, ma rassicurata che effettivamente era solo a pochi passi. Ho ripreso le mie valige e sono scesa in un altro sottopassaggio e poi di nuovo su per le scale, dall’altra parte della strada, e sono finita in un vicolo cieco. Così ho chiesto di nuovo e questa volta sono stata mandata realmente nel deserto, mentre avrebbe dovuto essere soltanto a pochi passi da dove mi trovavo. Ho continuato a camminare, trascinando la mia valigia e ho camminato finché ho pensato che non poteva essere oltre in quella direzione, perché sembrava l’autostrada. Così mi sono fermata e sono tornata indietro. Dato che era già tardi e non c’era nessuno per la strada né luci alle finestre, avrei dovuto suonare un campanello. Improvvisamente ho visto delle finestre illuminate e sono andata in quella direzione, ma era solo l’interno di alcuni negozi. Allora ho visto, sull’altro lato della strada, la luce di un possibile bar o trattoria e sono entrata, per scontrarmi con un gruppo di persone molto strane che sembravano appena uscite dalla TV, sembrava davvero che stessero complottando la prossima rivoluzione. E c’era odore di fumo e ogni sorta di cose e alcool nell’aria. Si sono rifiutati di chiamare un taxi per me, ma un giovane barbuto mi ha spinta verso la presumibilmente giusta direzione. Non mi sono fidata in realtà, ma sono andata via comunque quando, proprio di fronte a me è apparsa una piccola graziosa chiesa. Così ho pensato che avrei dormito nella chiesa e mi sono incamminata in quella direzione, proprio mentre tre persone si dirigevano verso le loro auto. Ho chiesto a una delle donne se conosceva la Locanda del Golf, il posto dove avrei dovuto passare la notte. Lei mi ha guardata un po’ sorpresa, ma si è offerta immediatamente di accompagnarmi. Mi ha fatto vedere anche, gentilmente, dove mi ero sbagliata, ed era effettivamente soltanto ad un passo da dove mi trovavo quando ho chiesto altre indicazioni.

Ho ringraziato gli angeli e la gentile signora. Anche la ragazza della locanda mi aveva aspettato e sono finalmente crollata sul tanto atteso letto. Ma proprio mentre stavo per addormentarmi, dopo diverse corse di rilascio al bagno, qualcuno in un bagno molto vicino vomitava violentemente. Questo è andato avanti per metà della notte, ed ero pronta a picchiare quella persona o a prendermi cura di lei per poter finalmente dormire. Come ho scoperto la mattina dopo, il povero ragazzo era il mio compagno e discepolo astrosciamanico Denis, che aveva mangiato qualcosa che non andava d’accordo con il suo stomaco. Ho dormito un po’ e ogni volta che mi giravo la testiera di legno del letto sbatteva rumorosamente contro il muro.

Al mattino mi sono alzata per andare a fare un giro nel centro storico di Jesi. Ho preso diversi tè e una meravigliosa limonata calda, l’equivalente del citron pressé. L’ho amata. Ho mangiato anche una squisita polenta prima che Letizia mi prelevasse con la sua auto al Teatro Pergolesi. Lungo la strada abbiamo preso su anche Patrizia, e Giulietta ci aspettava sull’autostrada con l’auto piena, per guidare stile carovana fino al monastero, l’Eremo dei Frati Bianchi. Sulla collina, attraverso il bosco, su uno stretto sentiero scosceso, che mi vedeva già ruzzolare tra la vegetazione, alla fine è apparso il monastero. Costruito magicamente nella montagna, una metà ancora diroccata, mi ha fatto un fantastico effetto.

Siamo entrati tra le bianche mura, disfatto un po’ le valige e aspettato che arrivasse il resto della comitiva, per incontrare vecchie conoscenze e nuovi amori. Le stanze non sembravano affatto celle, ma la temperatura era considerevolmente sotto lo zero. La prima notte sono andata a letto vestita e ho sentito ancora freddo. Sarebbe stato più caldo durante il giorno, con il nostro lavoro.

La stanza dove abbiamo passato la maggior parte del tempo nei successivi tre giorni, aveva un altare in muratura su un lato, sul quale una candela è rimasta accesa per tutto il tempo, e un’offerta di frutta.

Abbiamo iniziato come gruppo di 18 persone incluso Franco. Non ricordo tutti i nomi ma ricordo certamente le facce, perché sono impresse nel mio cuore.

Quel pomeriggio Franco ha parlato di trovare il centro, il quale ho capito che è anche Dio, o solo Dio, il Dio interiore. Se incontrerò resistenza lo chiamerò soltanto il centro.

La mia resistenza alla parola Dio si è dissolta abbastanza in fretta durante il fine settimana, molto velocemente in effetti, e ora lo comprendo molto meglio. Ho avuto una connessione diretta e naturale con il mio Dio interiore quando ero bambina ma ho interrotto quel collegamento con ostinazione quando mio padre è morto.

In questo processo ho passato decenni vagando nella mia mente e nel mondo per trovare un’altra connessione che eguagliasse la relazione che avevo avuto con mio padre o il collegamento con il Dio interiore. Ho scoperto infine quella connessione, il mio Dio interiore a Findhorn, nella hall di Cluny, ma questa è un’altra storia.

Quasi immediatamente siamo entrati nella pratica, il tocco, per sperimentare che cosa è importante. Nel primo esercizio, all’inizio non ho trovato la connessione con l’asse verticale, ma dopo improvvisamente mi sono sentita molto calda e protetta, e con il mio partner ho percepito un’unione madre-figlio.

Franco ha parlato molto di come la connessione con Dio può essere persa, perché non ci consideriamo degni e crediamo di non poterci connettere con Dio, perché in qualche modo abbiamo peccato.

Non ho bisogno di una chiesa per pregare e la mia casa è anche la casa di Dio.

Quando ho rifiutato di credere, ho continuato a cercare persone diverse da amare, per uscire dalla sofferenza, invece di guardare dentro di me, e trovarvi rifugio.

Il perdono è anche un fattore importante, se è per noi o per altre persone, per il mondo.

Venerdì sera, Franco ha spiegato come lavorare con i clienti.

Quando tutto va bene non ho bisogno di un guaritore. La guarigione non è una religione, non è un sistema di credenze.

La mia felicità viene da dentro, allora questa sensazione non può essere attaccata, quello è lo scopo: trovare il mio piacere interiore.

Sabato abbiamo appreso altre cose sul processo di guarigione e si sono unite a noi altre tre persone.

È stato importante per me il messaggio che non ho bisogno di poteri di guarigione sorprendenti ma ho bisogno di attingere l’energia dalla connessione con Dio, e tutti possono farlo.

Abbiamo lavorato anche sul nostro Intento, che è molto importante con questo tipo di lavoro.

Siamo andati a lavorare fuori nel cortile. Ho girovagato un po’ e poi mi sono fermata di fronte all’eremo e improvvisamente una sensazione di grande felicità è arrivata su di me e ho ricevuto il messaggio chiaro che ho tutto e che devo solo abbracciarlo.

È stato molto bello per me, perché ho passato gli ultimi due mesi in totale agonia, anche con una settimana di depressione. Questo messaggio mi ha tirato su e ho cominciato felicemente a giocare con la superficie dell’acqua della fontana in mezzo al cortile, creando delle bellissime onde.

Dopo ci siamo uniti insieme in un cerchio attorno alla fontana, tra un pensiero e un inno.

Più tardi poi, forse dopo la cena preparata amorevolmente nella piccola cucina, abbiamo imparato altre pratiche e ci siamo esercitati ancora con il tocco AS, che non significa tantra, ma può anche finire in un’orgia di abbracci ed è per il mio gusto più sexy della maggior parte del sesso che ho incontrato, e mi potete credere, non sono stata timida.

Sabato abbiamo fatto diversi esercizi e nella fase attiva ho sempre avuto un forte mal di testa finché ho realizzato che il mio respiro era completamente inesistente. Così con il terzo esercizio sono riuscita a sbloccarlo e non ho più sofferto per la pressione alla testa e alle braccia.

Abbiamo recitato anche il Padre Nostro e usato come mantra per ottenere una connessione più profonda. Questo mi è sembrato strano all’inizio, ma Franco ha spiegato che è importante fare qualcosa verso cui senti resistenza. Con mia sorpresa, dopo 30 anni, ero ancora in grado di recitare il Vaterunser in tedesco e mentre lo facevo mi sono commossa. Ho perso un po’ la concentrazione quando intorno a me gli altri recitavano la preghiera in italiano con un forte mormorio. Mi sono sentita un po’ separata, ma poi sono tornata alla mia preghiera.

La sera abbiamo celebrato i Vespri, che ho trovato estremamente belli, li ho sentiti un po’ come una trance dance seduta e ho percepito potente ogni parte.

Dopo un’altra fredda notte tra le antiche mura abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alle Laudi, la preghiera del mattino,

Franco ha parlato di una guarigione in emergenza e abbiamo fatto quest’esercizio per passato, presente e futuro. Durante la preghiera mi sono sentita completamente a casa e a mio agio, e quando mi sono unita al canto di un inno italiano conoscevo magicamente e intuitivamente tutte le parole. Siamo entrati ufficialmente nel mistero quando il solido rosario di Franco si è rotto e la candela ha bruciato il viso del povero Gesù.

Quello anche che mi ha colpito come un’immagine forte è stata la storia che Franco ci ha raccontato sugli affreschi della Rosslyn Chapel di Edimburgo, dove è raffigurata l’immagine di due amanti. Dietro di loro c’è il diavolo, ma la coppia guarda adorante dall’altra parte verso un angelo, un po’ più lontano. E questo mi rammenta il desiderio di cercare la luce quando la mia schiena fa tanto male per la presenza del diavolo che è sempre vicino.

Ero un po’ disorientata dalla colpa che è molto forte nel cattolicesimo. Apparentemente questa colpa non deriva dall’aver peccato, come aver ucciso qualcuno, ma dai rapporti sessuali e, ovviamente, dalla separazione. (Io naturalmente ho completamente dimenticato i miei antenati ebrei e ho pensato che i Protestanti non si sentono colpevoli, in quanto non fanno sesso).

Domenica pomeriggio è finita, come il più delle volte, in un tocco di arrivederci con ognuno e con tutti, che per me è sempre la ciliegina sulla torta, per così dire, e oltretutto presto li rivedrò e li toccherò di nuovo. La domenica è finita abbastanza presto nel pomeriggio con Giulietta e Anna su una vicina collina con la visione di uno straordinario tramonto.

Di ritorno nel mio B&B sono crollata sul letto alle 6.30 per riemergere di nuovo non prima delle 9.00 di mattina, con diversi intervalli al bagno naturalmente.

Per finire, vorrei parlare di un americano che si è perso cercando l’Eremo e non ha mai fatto il seminario. È comparso lunedì mattina nel mio B&B. Aveva dormito proprio nella stanza accanto alla mia. L’ho portato a vedere il negozio di Barbara e ha preso un treno con me per Bologna e non abbiamo mai smesso di parlare, finché non ci siamo separati alla stazione. Grazie, Leif. Grazie per il pesce, e la prossima volta non perdere il treno.

Come ultimo pensiero vorrei dire che, a parte la temperatura interna che era davvero da frigidaire, il lavoro che abbiamo fatto era caldo, molto caldo.

Per me infine, non ho parlato di Dio per moltissimo tempo e ora non posso fermarmi perché ne ho bisogno di nuovo e sembra assolutamente normale.

La Restaurazione del Dio Frammentato: Ritiro Astrosciamanico di Fine Anno di Astrid Gude

Chi è Dio per noi? Osiamo adoperare questa parola? In che modo il Dio della nostra infanzia si ricollega alla nostra attuale comprensione? È un Dio amoroso e caritatevole o adirato e giudicante? Le nostre ferite si basano sulle esperienze della nostra vita o derivano dalla cultura in cui siamo stati educati? Come possiamo guarirle?

Queste sono state le principali domande che mi hanno guidato durante i 6 giorni del ritiro di fine anno alla Fondazione Findhorn. Sono stata coinvolta nel lavoro di Franco in seminari e corsi per molti anni, ma questo seminario senza dubbio ha portato nuovi elementi nel lavoro, entrando in aree alle quali io, come molti altri, ci siamo accostati con esitazione, a causa di pregiudizi e ferite relative alla Cristianità che mi hanno portata di nuovo, come molti altri, ad esplorare sentieri spirituali collegati con altre tradizioni, nel mio caso molti anni di pratiche Buddiste che non implicano esplicitamente la presenza di (un) Dio. Dio per me era strettamente collegato alle ferite dell’infanzia, una società repressiva che ho sperimentato nell’adolescenza, che rappresentava inoltre il compendio di una visione del mondo gerarchica e patriarcale; tutte le proiezioni della figura paterna più un’attitudine molto critica verso tutto ciò che accadeva nel mondo da secoli “in nome di Dio” che non potevo approvare.

Il seminario comprendeva un’enorme quantità di rituali cristiani e la liturgia della messa, che hanno creato una specie di struttura nel lavoro: preghiere, benedizioni, confessione, battesimo, lettura di passi della Bibbia, musica cristiana tradizionale e moderna, silenzio, lavoro interiore. Inoltre abbiamo avuto tempo per connetterci con un particolare periodo dell’anno: un periodo di transizione, revisione e rilascio del vecchio, aprendosi al nuovo, “manifestando onorevoli intenti”. C’erano (piccole) parti che mi hanno fatto sentire a disagio, che non ero ancora pronta ad ascoltare realmente con un cuore aperto, o probabilmente una mente aperta, sebbene sia stata complessivamente per me un’esperienza di grande apertura e guarigione, che mi ha aiutata a modificare ulteriormente la comprensione della Cristianità e fornendomi così una maggiore libertà di connessione. L’ho visto molto simile al lavoro che io e molti di noi facciamo con i nostri genitori, smantellando strati e strati di sofferenza finché non siamo in grado di raggiungere l’amore che sta sotto e possiamo così pervenire ad uno spazio interiore di pace e gratitudine, un amore purificato e “incontaminato”, come direbbe Franco, l’innocenza del bambino, arricchita tuttavia dalla saggezza dell’adulto che si assume la responsabilità di fare questo lavoro.

I tre stadi del “Rituale del Sacro Cono”, che Franco ha sviluppato nel suo lavoro sciamanico, forniscono un contenitore che ci guida e ci sostiene attraverso questo processo. Lo spazio che aprono è ampio abbastanza da contenere il regno della dualità, nel quale viviamo per la maggior parte del tempo, dove collocherei anche la dicotomia del Dio benevolo e giudicante, nel secondo e nel terzo stadio l’apertura all’unità, che può apparire come luce, immensità, senza limiti. (Darò di seguito un esempio concreto basato sulla mia esperienza.) Il contenitore di questo rituale è abbastanza grande per abbracciare anche la guarigione personale e transpersonale, e le aree in cui si sovrappongono.

Abbiamo completato il seminario scambiandoci regali e integrando amore e generosità.

Sono andata a messa il sabato successivo nella vicina Abbazia dei Benedettini, un luogo che mi ha sempre toccato per la sua serenità e purezza, dove si percepisce un’energia piena di luce nella devozione dei frati che non ho sentito nelle mie (rare) visite alle chiese tradizionali, e ho assistito ai canti e rituali dell’epifania con occhi e orecchie nuovi; i doni dei Magi, la benedizione di un dolce.

Un altro momento importante di approfondimento e integrazione del seminario è arrivato circa una settimana più tardi quando abbiamo avuto la fortuna di avere Franco come presentatore in un gruppo di ospiti a lungo termine che io ho co-focalizzato nella sezione didattica della Findhorn Foundation. La sessione era intitolata: “La Restaurazione del Dio Frammentato” e ho sperimentato in queste due ore l’essenza del seminario. Le parole introduttive ci hanno condotto nella nostra relazione con Dio e due parti esperienziali, seguendo di nuovo la struttura del “Rituale del Sacro Cono” nelle parti esperienziali, che ho visto anche riflesse nel viaggio che ho sperimentato personalmente con i suoni dell’ocean drum e vari altri strumenti. Nel primo stadio ho visualizzato la superficie calma e limpida di un lago. Entrando nel secondo stadio, la superficie si è increspata, trasformandosi in onde abbastanza forti. Ho visto un cavaliere avvicinarsi, che somigliava ad uno dei cinque cavalieri dell’apocalisse e dopo un po’ ho visto cavalieri che si preparavano a combattere sull’altro lato (per una “buona” causa, come dicevano). Non sono stata coinvolta ma mi sono inabissata sul fondo del lago, che ho sperimentato come un essere (o Dio?), un’immensità pervasa da silenzio e bellezza.

Guardando all’anno passato, posso identificare un’area importante dove nella mia vita sono stata in grado di superare delle crisi e arrivare a questo strato, passando attraverso blocchi e deviazioni, lottando e lavorando duro. Spero che radicandolo più profondamente mediante pratiche nel corpo, nelle cellule, nel sistema nervoso e anche nella mente - tutti questi livelli sono implicati in questo lavoro - diventerà col tempo un flusso naturale.

Per quanto sono arrivata ad apprezzare il lavoro di Franco negli anni, credo che questo aggiunga una nuova dimensione, una potente opportunità di guarigione per tutti coloro che, come me, si sentono danneggiati dalla loro educazione Cristiana. Una partecipante alla sessione ha in seguito condiviso spontaneamente con me che era valsa la pena venire a Findhorn per questo – ed era venuta da lontano, dall’emisfero meridionale.

Proposito di Vita, Amore di Sé, e Bellezza dell’Acqua di Liza Behrendt

Nella primavera del 2005 ho partecipato al mio terzo seminario con Franco, condotto insieme a Katharina Kroeber, (Trance Dance Astrosciamanica e Danza del Sacro Cerchio). Avevo raggiunto i 40 anni, un momento di cambiamento importante nella vita, corrispondente a nuovi avvenimenti energetici. Franco è stato in grado di darmi consigli utili su questa fase. Come nella pubertà, la persona che sperimenta il cambiamento energetico può non riuscire a vedere molto bene che cosa sta accadendo. Franco ha condiviso la sua personale profonda esperienza di questa fase e mi ha suggerito The Liquid Light of Sex di Barbara Hand Clow, un libro sulle principali fasi di transizione nella vita in relazione alle stelle.

Nel seminario di Franco ho scoperto in diverse occasioni di essere associata all’energia di Urano. L’ho scelto a caso in un’estrazione prima di un rituale in cui ognuno di noi rappresentava un pianeta; e in un altro caso sono rimasta con Urano dopo che gli altri avevano fatto la loro scelta. La potente, caotica energia di Urano, sia distruttiva che costruttiva, si è manifestata con messaggi che hanno alternato l’estraneo al familiare. Come un bambino avrei voluto rimanere sveglia di notte contemplando l’infinito, cercando di risolvere la sua paura e il suo fascino. Non ho mai pienamente fatto pace con l’infinito da giovane, e in età adulta ha minacciato il mio stato mentale. In questo seminario, Urano è apparso come un nuovo invito ad arrendermi al vasto, selvaggio potenziale e all’espressione creativa. Urano ha cominciato a rappresentare l’infinito per me, e l’infinito inizia a significare profonda creatività e possibilità sconfinate. Queste energie cominciano ad entusiasmarmi.

Ma che cosa significa, in modo tangibile? Nelle scelte di vita pratiche, come si può utilizzare quest’informazione? Avevo lasciato il mio lavoro aziendale due anni prima, finito un programma di studi post-universitario l’anno prima, e non avevo essenzialmente una situazione stabile. Avevo un po’ di soldi, ma non avevo casa, famiglia, responsabilità, niente che mi radicasse. Vacillavo quotidianamente tra mancanza di significato/esistenzialismo, e un’innata ricerca del divino. Non mi era chiaro se avevo o volevo uno scopo nella vita, se c’era una cosa del genere, e come vivere nel mondo senza averne uno.

Verso la fine del seminario Franco ci guidò in un viaggio per scoprire il nostro proposito nella vita. Ricordo un segreto scetticismo, nonostante il mio assoluto rispetto e amore per Franco, pensando che un viaggio di 15 minuti alla fine di un seminario di una settimana non poteva fornire una soluzione ad una questione così profonda, trovare lo scopo della vita. Ho praticato l’apertura mentale, cercando di fare del mio meglio per essere disponibile all’esperienza del viaggio, e non chiudere fuori qualunque cosa fosse arrivata.

Come Franco ci rammenta, talvolta i messaggi più importanti arrivano in un nanosecondo prima di tornare dalla trance. Nel mio viaggio alla scoperta del proposito di vita, ricordo confusione, come spesso accade nei miei viaggi, fino alla fine. Poi ho ricevuto un comunicato molto chiaro: non avevo ancora abbastanza amore per me stessa perché mi fosse mostrato il mio proposito nella vita. Il mio lavoro perciò era sviluppare l’amore per me stessa.

Questo mi sembrò strano, ma non lo rifiutai. Pensavo di avere già fatto quel lavoro. Con dieci anni di psicoterapia transpersonale, e molte altre pratiche che supportano la mia salute olistica, mi sembrava impossibile che ci fosse ancora amore di sé da creare o scoprire. E così sia, ho pensato. Il mio attuale proposito di vita, se c’era, era incrementare l’amore per me stessa. Sembrava un compito piacevole.

Ma come si fa? Non sapevo come procedere per incrementare l’amore per me. Avevo la vaga sensazione che avevo bisogno di un migliore dialogo interiore, così ho provato a trattarmi con più gentilezza nei miei pensieri. E nonostante avessi dimenticato il viaggio per un po’ di tempo a livello cosciente, posso vedere in retrospettiva che avevo preso il compito molto sul serio.

Nel corso dell’anno successivo mi sono sottoposta ad ulteriori modalità di guarigione, allo scopo di lasciar andare blocchi interiori e barriere mentali. Ho fatto Programmazione Neuro-Linguistica. EMDR, trance dance negli USA, e altri tipi di rilascio e allineamento corpo/mente/spirito. Rimuovere i blocchi è stato importante, e continua ad esserlo. Rimuovere i blocchi permette all’amore di fluire, che è il suo stato naturale. Ho iniziato la pratica di aiutare persone e gruppi ad allinearsi al proprio proposito (insegniamo soprattutto quello che cerchiamo di imparare…). Ho fatto parte di un programma di massaggio terapia, e ho lavorato accanto a numerosi guaritori e channelers in una comunità olistica nel nord della California. Lentamente ma con sicurezza ho acquisito maggiore chiarezza, maggiore consapevolezza della mia forte volontà, maggiore sintonia con il mio sé, e una maggiore capacità di servire gli altri. Ho cominciato a desiderare costantemente qualcosa di più significativo da offrire al mondo. Stavo trovando l’amore per me stessa, attraverso qualcosa da offrire.

Nel febbraio del 2006, dopo una sessione di guarigione particolarmente bella a casa di un amico, camminavo lungo un ruscello con piccole cascate, passando tra sentieri e rocce e osservando l’acqua luminosa e trasparente che rifletteva la sommità degli alberi sovrastanti. Improvvisamente mi arrivò un’idea chiara e cristallina, un’immagine completamente formata nell’occhio della mente e che non avevo mai avuto prima. Era un’idea per un progetto per il quale ho sentito immediatamente e pacificamente, interesse ed eccitazione. È arrivato persino con un titolo, “Il Progetto dell’Acqua” (successivamente il nome è cambiato in “La bellezza dell’Acqua”).

Questa è la visione che mi è arrivata: in diversi paesi del mondo, persone lavorano nelle loro comunità per creare e produrre nuovi pezzi artistici sul tema dell’apprezzamento dell’acqua. Poi le opere d’arte vengono messe insieme per formare una installazione viaggiante aperta al pubblico. Semplice, chiaro, significativo, e divertente.

Mi sono immediatamente attivata per lavorare su questo nuovo progetto, letteralmente. Prima di tornare a casa ho telefonato ad un amico cercatore di fondi professionista, chiedendogli di cercare fonti di finanziamento. Ho cominciato a parlare del progetto con gli amici, umilmente ma con fiducia, e fino ad oggi non ho mai avuto pareri negativi. C’è stato un criticismo costruttivo, a volte rigoroso, ma mai nessuno ha dato l’idea che non vale la pena realizzare il progetto, e la maggior parte delle persone lo ha trovato fantastico.

Le persone lo chiamano il mio progetto, e ho cominciato a identificarmi con esso. Per me comunque c’era sempre qualcosa che arrivava da un altro gruppo di energie, da quegli esseri che maggiormente amano l’acqua. È sempre stato chiaro che per questo progetto c’è un supporto enorme dall’alto e dal basso, da altri pianeti e dal piano terrestre.

Ci sono molte storie che potrei condividere sul viaggio del Progetto dell’Acqua. Per esempio, ho capito velocemente che la raccolta di fondi non era il modo corretto di iniziare, e soltanto ora, due anni dopo, sta arrivando il primo importante finanziamento. Ho lavorato anche con una sciamana negli Stati Uniti, Eve Soldinger, che insegna relazioni sacre con gli elementi, e il primo seminario mi ha inaspettatamente trovata ad esplorare, avete indovinato, l’acqua. Nel tempo continuo a imparare che la logistica di creare un progetto come questo è al servizio di qualcosa di più importante: essere in contatto con l’acqua stessa.

È stata anche una bella scoperta vedere come questo progetto si adatta perfettamente ai miei molteplici interessi e talenti alquanto eterogenei. Esistono molte sfaccettature del progetto: metodologie accademiche di trasformazione, antropologia culturale, il mondo dell’arte, l’educazione dei bambini, la coscienza collettiva, la costruzione di una comunità locale e globale, l’attivismo ambientale, e altro. Quando ho “visto” per la prima volta il progetto non pensavo a nessuna di queste cose, pensavo piuttosto a come sarebbe stato divertente avere diverse comunità in giro per il mondo impegnate a creare nuove opere d’arte insieme, sapendo che altri stavano facendo la stessa cosa, connessi attraverso la coscienza, e l’opportunità di focalizzarsi sul sacro dono dell’acqua.

Ho ricordato anche lentamente messaggi che avevo ricevuto in passato e che mi supportano nella guida di questo progetto. Una channeler particolarmente abile aveva visto che ho passato molte vite come acqua, nelle cascate del Niagara. Ha detto anche che ero destinata a lavorare con grandi gruppi di persone in importanti progetti artistici. Questa lettura risale al 1990 e l’avevo dimenticata a livello cosciente. Altri messaggi come questo mi sono arrivati attraverso gli anni, ma non erano mai sembrati pertinenti, e li avevo lasciati andare dalla coscienza ordinaria.

Adesso mi è chiaro che senza amore per me stessa non avrei potuto fare questo lavoro. Il progetto richiede coraggio e resistenza e una fede in me stessa ai quali prima non avevo accesso. Ogni qualvolta qualcuno prova a fare qualcosa di diverso nel mondo, ci sono forze, o schemi, che operano contro di lui. Per domare e armonizzare le energie bisogna essere teneri a volte, a volte guerrieri, e allineati con la verità del proprio essere, unico ed essenziale. Senza amore per me stessa sarei totalmente inefficiente; al contrario, con l’amore per me ho lo strumento necessario più importante, e qualcosa in più da offrire al progetto, alle persone, al pianeta, e alle energie soprannaturali che fanno parte del processo.

Avanziamo rapidamente fino al momento attuale. Molti altri ricchi aspetti sono stati il risultato del lavoro su questo progetto. Mi sono fatta amici importanti, e le decisioni della vita cominciano a prendere forma attorno a questo progetto, sia a livello lavorativo che personale. Non lotto più con un senso di mancanza di significato, sebbene l’esistenzialismo sia una parte dell’esperienza umana, sono arrivata ad accettarlo. Ma è ben chiaro il proposito di vita che ho scelto. Attualmente vivo e lavoro nello stato di Kerala, in India, dove il primo pezzo artistico della Bellezza dell’Acqua andrà in produzione. Sono entrata in associazione con un artista locale che ha le qualità necessarie per questo lavoro, oltre ad essere uno scultore molto dotato. Lavora con senso di collaborazione, è immensamente carismatico, ha una lunga storia nella creazione artistica che si connette con la natura, ed è amante dell’ambiente. La sua comunità di artisti e non artisti è entusiasta del progetto, e sono coinvolte altre associazioni. Ci siamo trovati l’un l’altro magicamente, organicamente, attraverso fondamentali leggi di attrazione e l’aiuto delle guide. C’è una profonda affinità qui.

Come occidentale con un background monoteista, è affascinante percepire la moltitudine delle energie dinamiche di dei e dee che aiutano a riunire il sud dell’India. Gli insegnamenti di Franco mi hanno aiutato a prepararmi, e di questo gli sono grata. Ci sono innumerevoli rituali e abitudini che sono stati istituiti qui in migliaia di anni, che onorano il sole, la luna, l’acqua, e così via. Ho appena cominciato a comprenderli.

Sento che devo fare più viaggi nel mondo del basso, focalizzandomi in modo specifico su questa località geografica, affinché le porte della manifestazione si aprano completamente. Le svariate energie locali sono disponibili e ci supportano, ma c’è un protocollo. Quando sei a Roma…

Se sei interessato alla Bellezza dell’Acqua, prenditi un momento per visitare http://www.beautyofwater.org. Sono graditi commenti e domande. Contattami personalmente all’indirizzo lizabehrendt@yahoo.com o contatta il progetto hello@beautyofwater.org. Grazie

La Via Astrosciamanica del Cinema: I Film dei Pesci di Franco Santoro

Questo è l’ultimo articolo di questa serie, iniziata un anno fa con due articoli preliminari apparsi in Pan Italico 62 e 63, seguiti da un articolo per ogni segno, dall’Ariete ai Pesci.

I Pesci e il loro pianeta governatore Nettuno, più di qualunque altro segno in astrologia, rappresentano il cinema, i film e tutte le arti finalizzate a dare forma al regno dell’immaginazione e della fantasia. Nel mio articolo introduttivo a questa serie ho sottolineato come la nostra realtà separata è basata su un solido confine tra finzione e non-finzione. Questo limite definisce la discriminazione tra realtà consensuale e realtà non ordinaria o multidimensionale. In diverse occasioni ho enfatizzato che la nostra realtà separata per sopravvivere deve attingere risorse dall’universo multidimensionale, del quale fondamentalmente fa parte, nonostante il suo ufficiale e strategico diniego. Questa connessione esiste sempre, ma utilizza mezzi che non sfidano la credenza nella separazione. Tale credenza definisce quello che vedo con i miei occhi fisici, sebbene non influisca su quello cui posso accedere con l’immaginazione. Poiché l’immaginazione non è considerata parte della realtà ufficiale, è attraverso la mente che immagina che possiamo vedere ciò che i nostri occhi sono condizionati a non vedere. Di conseguenza ogni qualvolta l’immaginazione va oltre il condizionamento, attingendo al nostro luminoso sé o mente di Dio, e assume una forma fisica visibile, ed è quello che accade con il cinema, questo può essere di per sé un evento di guarigione. Gli effetti della guarigione si amplificano quando i film forniscono intenzionalmente ispirazione e messaggi multidimensionali. A questo riguardo vi sono numerosi libri e film, non necessariamente con un esplicito contenuto spirituale. Queste opere sono spesso più efficaci perché riescono a trasmettere sottilmente profondi dettagli trasformazionali, mentre allo stesso tempo soddisfano gli standard della realtà ordinaria. In questo modo riceveranno le informazioni soltanto coloro che sono aperti a riceverle.

I film dei Pesci sono generalmente molto ispirati e visionari, e abbracciano i temi fondamentali del segno, come misticismo, devozione, trascendenza, sogni, illusioni, danza, mare e vita marina, dipendenze, inganno, vita in prigioni o ospedali. Il mio preferito in questa sezione è Being There (Oltre il giardino) (clicca qui per un trailer). La lista seguente è soltanto una selezione di base. Ciascun titolo è preceduto dal nome del regista. Cliccando sul titolo è possibile avere dettagli sul film in inglese.

W.Allen, The Purple Rose of Cairo;(La rosa purpurea del Cairo) Zelig. H.Ashby, Being There (Oltre il giardino). J.Barrat, The Gospel of Judas (Il Vangelo di Giuda). D.Boyle, Trainspotting. F.Capra, Pocketful of Miracles (Angeli con la pistola). T.Collingword, RARG. K.Costner, Waterworld. A.Cuaron, A Little Princess(La piccola principessa). F.Darabond, The Majestic. S.Daldry, The Hours. V.De Sica, Miracle in Milan (Miracolo a Milano). W.Disney, Fantasia. E.Dmytryk, The Reluctant Saint (Cronache di un convento). G.Dunning, Yellow Submarine. B.Edwards, Days of Wine and Roses (I giorni del vino e delle rose). F.Fellini, And the Ship Sails On...(E la nave va) M.Forman, One Flew Over the Cuckoo's Nest (Qualcuno volò sul nido del cuculo). SJ.Furie, Lady Sings the Blues. T.Gillian, 12 Monkeys (L’esercito delle 12 scimmie). W.Herzog, Wo die grünen Ameise träumen (Dove sognano le formiche verdi). R.Howard, Splash (Splash – Una Sirena a Manhattan); Cocoon. N.Jewison, Bogus (Bogus, l’amico immaginario). A.Jodorowsky, La montaña sagrada (La montagna sagra). V.Ward, The Navigator (Navigator – Un’odissea nel tempo). A.Kurosawa, Dreams. R.Lepage, Possible Worlds. M.Lessac, House of Cards (La voce del silenzio); Bille August, The House of the Spirits (La casa degli spiriti). R.Linklater, Waking Life. G.Marshall, Beaches (Spiagge). N.Z.McLeod, The Secret Life of Walter Mitty. R.Mitchell, Notting Hill. R.E.Miller, The Heart is a Lonely Hunter (L’urlo del silenzio). A.Niccol, Simone. E.Olmi,The Legend of the Holy Drinker (La leggenda del santo bevitore). W.Petersen, The Neverending Story (La storia infinita). H.Potter, Hellzapoppin (Il Cabaret dell’Inferno). M.Ritt, Nuts (Pazza) . R.Rosenthal, American Dreamer. R.Rossen, Lilith (Lilith – La dea dell’amore). K.Russell, Altered States (Stati di allucinazioni). J.Schlesinger, Billy Liar! (Billy il bugiardo) M.Start, Willy Wonka & the Chocolate Factory (Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato); J.Skolimowski, The Shout (L’australiano). R.Stevenson, Mary Poppins. G.Tornatore, Cinema Paradiso; The Legend of 1900 (La leggenda del Pianista sull’Oceano).. P.Weir, Picnic at Hanging Rock; The Last Wave (L’ultima onda); The Truman Show. N.Willing, Photographing Fairies (Fotografando i fantasmi). R. Zemeckis, Forrest Gump. R.Linklater, A Scanner Darkly (A Scanner Darkly – Un Oscuro Scrutare).

Segue una lista di attori e registi con tratti rilevanti in Pesci. I nomi sono seguiti dal binario (posizione del Sole e della Luna) o dalla triade (Sole, Luna e Ascendente) di riferimento. I 12 Settori sono associati ai 12 segni zodiacali e alle case nel loro ordine naturale: 1 Ariete, 2 Toro, 3 Gemelli, 4 Cancro, 5 Leone, 6 Vergine, 7 Bilancia, 8 Scorpione, 9 Sagittario, 10 Capricorno, 11 Acquario, 12 Pesci.

Pierpaolo Pasolini (12.2.12,st); Cindy Crawford (12.12.4,st); Ornella Muti (12.7.6); Sidney Poitier (12.7.7); Michael Caine (12.7.3); Elizabeth Taylor (12.8.9), Bernardo Bertolucci (12.8.6);.Sharon Stone (12.9.6); Chuck Norris (12.9.9); Ron Howard (12.10.1; Bruce Willis (12,11,6); Ursula Andress (12.11.4); Glenn Close (12.11.5); Joanne Woodward (12.11.10); Jerry Lewis (12.2.4); Anna Magnani (12.2.4); Massimo Troisi (12.2.9); Margarethe Von Trotta (12.2); Luc Besson (12.4.5); Liza Minelli (12.4.2); Kurt Russell (12.4); Peter Fonda (12.6.3).

Sessioni Individuali. Lo scopo di una sessione individuale è risvegliare, identificare, supportare e implementare la connessione con lo Spirito Guida, o natura multidimensionale centrale, trovare e impiegare strumenti per scoprire e manifestare i propri potenziali, sia a livello della realtà multidimensionale che ordinaria, guarire e rilasciare blocchi che impediscono di realizzare i suddetti scopi. Una sessione comporta un consulto preliminare, cui segue una pratica di guarigione astrosciamanica adatta alla specifica situazione del cliente, e una successiva consultazione per esaminare i risultati dell’esperienza. Alla fine quanto emerge è impiegato per apportare chiarezza e individuare strumenti che il cliente potrà usare successivamente. Ogni sessione è autonoma e si basa sullo specifico problema e intento del cliente. In una sessione Franco impiega varie tecniche, come divinazione, recupero dell’anima, connessione con spiriti guida, viaggi spazio-temporali, esame astrosciamanico della carta natale. Se il cliente lo ritiene utile, è possibile avere sessioni aggiuntive e svolgere programmi di formazione. Franco presta anche sessioni a distanza per telefono, in grado di coprire le stesse tecniche delle sessioni ordinarie e con risultati molto efficaci. Per prenotare o maggiori informazioni contattare: info@astroshamanism.org.

Donazioni per PAN: PAN è disponibile gratuitamente per chiunque desidera riceverlo. Se trovi PAN utile, qualsiasi donazione (piccola, media, grande) è molto apprezzata (per informazioni contattare info@astroshamanism.org). Le donazioni c’incoraggiano a continuare su questo sentiero. Anche altre forme di contributo, come articoli, condivisioni, apprezzamenti, sono molto graditi.

PAN on-line: Una versione ridotta di PAN è disponibile in rete. La versione inglese è a http://panissue.blogspot.com/, quella italiana a http://panitalico.blogspot.com/, mentre quella spagnola a http://panhispano.blogspot.com/. Per ricevere le versioni integrali in qualsiasi lingua, basta richiederle.

CALENDARIO PROSSIMI PROGRAMMI. Per il calendario completo on-line digita qui

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.astroshamanism.org o contattare Franco info@astroshamanism.org. Per prenotare i seminari della Findhorn Foundation, tenuti in Scozia, contattare bookings@findhorn.org o Bookings, The Park, Findhorn IV36 3TZ, Scotland. Tel. +44(0)1309/691653. Per prenotare gli altri seminari, rivolgersi al recapito degli organizzatori fornito accanto ai dati dell’evento.

The Findhorn Foundation Training in Astroshamanism

Findhorn, 23-29 febbraio 2008, A Journey into the Inner Universe

Findhorn, 1-7 marzo 2008, The Voyage through the Zodiac

Eremo dei Frati Bianchi, Cupramontana (Ancona) 28 marzo 2008, Formazione APT

Aperta solo agli allievi dell’Astroshamanic Practitioner Training.

Portali Multidimensionali dei Sensi, Il Tocco del Fuoco,

Eremo dei Frati Bianchi, Cupramontana (Ancona) 29-30 marzo 2008

Corso Annuale di Tocco Astrosciamanico di Guarigione

Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti al tocco astrosciamanico secondo la prospettiva della direzione Est, l’elemento Fuoco e il ciclo stagionale della primavera. L’incontro è aperto ai frequentatori del corso ed eccezionalmente anche a nuovi partecipanti, a condizione che abbiano svolto almeno un seminario precedente con Franco. L’incontro si tiene nell’Eremo dei Frati Bianchi, un monastero medievale parzialmente incavato nelle rocce. Informazioni: Letizia Mocheggiani +39 0731206687 o 3489231998 o zone25@tele2.it.

Edimburgo (Scozia) 3-4 maggio 2008, The Way of Fire: Aries, Taurus, Gemini, One Year Basic Course in Astroshamanism and Experiential Astrology. Foundation for Planetary Healing, 288 Portobello High Street, Edinburgh, EH15 2AU. Telephone: 0131-657 5680 E-mail: info@planetaryhealing.co.uk

Findhorn, 10-17 maggio 2008, The Blessed Way of Passion (La Santa Via della Passione)

Findhorn, 17-24 maggio 2008, The Spirit of Cluny Garden (Lo Spirito dei Giardini di Cluny)

Vogelsberg (Germania), 19-22 aprile 2008, Ultimate Gateways: Sex, Birth & Death

Findhorn, 14-21 giugno 2008, The Original Quest: An Astroshamanic Journey into Space and Time

Cupramontana (Ancona) 28-29 giugno 2008, Portali Multidimensionali dei Sensi – Il Tocco della Terra.

(NUOVO!) Assisi (Italia), 9-13 luglio 2008, Stillate Cieli dall’Alto! Raduno Astrosciamanico Estivo - Astroshamanic Summer Gathering. Quest’unico evento ha luogo nelle valli di Assisi. I temi centrali son oil rapporto tra Cielo e Terra, spirito e corpo. Il raduno include un corso di astrologia in chiave cristiana e sciamanica. Per partecipate è necessario avere frequentato un precedente seminario o un ciclo di sessioni con Franco..

Findhorn, 2-9 agosto 2008, Astroshamanic Trance Dance and Drumming

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